Il consigliere provinciale e candidato sindaco del Centrodestra lancia un messaggio alla SVP, convinto che “qualcosa che si è rotto all’interno dell’alleanza che un tempo ha sostenuto il sindaco uscente Spagnolli e che gli negherà la forza su cui ha puntato in passato”. 
“Tanti elettori delusi si stanno rivolgendo a noi” afferma Urzì, aggiungendo: “si tratta di un segnale che raccogliamo tutt’altro che con superbia ma con grande umiltà e anche senso di responsabilità”.

Da qui l’appello alla SVP.
Dando per scontata la sua affermazione in un suo eventuale secondo turno, Alessandro Urzì invita la SVP ad un atto di responsabilità, “accettando di accogliere e condividere il nostro programma di rilancio della città di Bolzano che abbiamo scoperto essere perfettamente coincidente con l’elenco delle priorità sulle quali in questi giorni ci siamo confrontati con i bolzanini”.

All’amo del suo messaggio per attrarre la Stella Alpina Urzì appende la sicurezza (“non come mantra da recitare ma come necessità”), ma anche viabilità, servizi e l’esigenza di “una profonda revisione della imposizione fiscale”.
 
Il candidato del Centrodestra per la poltrona di primo cittadino del comune di Bolzano si smarca quindi dai moderati che si sono allontanati dalla destra. L'allusione a Matteo Bonvicini appare evitente quando Urzì dice che si tratta di “quelli che si sono scoperti ispirati al Credo Spagnolli nelle ultime ore”.

Urzì conclude il suo appello rivolgendo alla SVP un invito accorato a tenere una porta aperta in vista di una pur sempre possibile occasione di condivisione a livello di governo nel capoluogo. 

“Il Centrodestra bolzanino agirà con responsabilità e correttezza, nel rispetto degli elettori. Si impegni a farlo anche la SVP.”