Nessuno tocchi la cultura
“Chi accusa spesso non ha mai messo piede nel museo”, è il commento amaro della direttrice di Museion Letizia Ragaglia in merito alla roboante quanto sconclusionata protesta di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, davanti al Museo egizio di Torino. In breve: il direttore del museo Christian Greco è stato accusato da FdI di fare “razzismo al contrario”, per aver promosso una iniziativa a favore delle coppie di lingua araba consentendo loro di pagare un solo biglietto e utilizzare altri servizi del museo, e dunque svantaggiando così gli italiani.
FdI ha inoltre annunciato (poi smentendo) che, se vincerà le elezioni con il centrodestra rimuoverà dal suo incarico il direttore del museo egizio che aveva tentato di spiegare a Meloni le ragioni della proposta “Fortunato chi parla arabo”. In merito alla discriminazione religiosa paventata dalla numero uno di Fratelli d’Italia Greco aveva ribattuto che in Egitto ci sono milioni di copti, che sono cristiani e parlano arabo, facendole poi notare che la collezione esposta non è patrimonio italiano ma appartiene a Il Cairo. Un uso sommario dell’informazione, per malizia o sciatteria, al servizio della campagna elettorale.
salto.bz: Direttrice Ragaglia, qual è il suo giudizio sulla discussa vicenda relativa al Museo egizio di Torino?
Letizia Ragaglia: Ho grande stima nei confronti di Christian Greco, che sta facendo un lavoro eccezionale per rendere accessibile il museo a diversi pubblici: è una filosofia, questa, che seguiamo anche noi a Museion. Sono stata di recente al Museo Egizio, che ho molto apprezzato. All’inizio del percorso di visita è possibile ascoltare la voce del direttore, che guida in maniera semplice attraverso il Museo, con una straordinaria introduzione all’arte egiziana.
Cosa accade quando si vuole strumentalizzare la cultura, peraltro attraverso un’evidente disinformazione?
Sì, purtroppo c’è un’evidente disinformazione: si assiste ad attacchi a iniziative culturali che prendono le mosse da una situazione di ignoranza – dispiace dirlo, ma chi accusa spesso non ha mai messo piede nel museo.
Museion ha mai avuto problemi di “ingerenza politica”?
Per fortuna da quando sono alla Direzione ho potuto lavorare in assoluta autonomia. A volte abbiamo ricevuto interrogazioni, che partivano però, come detto, da una situazione di non conoscenza della realtà del museo.
Si assiste ad attacchi a iniziative culturali che prendono le mosse da una situazione di ignoranza – dispiace dirlo, ma chi accusa spesso non ha mai messo piede nel museo
La preoccupano, da alfiere della cultura, queste prove muscolari da parte di una certa politica? Questo tentativo di “repulismo”, poi sconfessato?
Sì mi preoccupo quando assisto a questi attacchi e difendo l’autonomia della cultura. In questo caso difendo l’iniziativa di Christian Greco.
Museion offre agevolazioni simili a quelle proposte dal Museo egizio di Torino nella prospettiva di “costruire ponti”?
Anche noi a Museion cerchiamo, in una logica inclusiva, di coinvolgere i pubblici più diversi, comprese le fasce sociali più deboli e disagiate. Abbiamo oltre 40 formati di mediazione per avvicinare all’arte contemporanea persone diverse per età, condizioni di salute e background culturale. In questo senso, da anni offriamo anche incontri per chi ha alle spalle una storia di migrazione. In aggiunta, dal 2016, abbiamo attivato delle guide speciali intitolate “Dove immagini di essere?”.
..indubbiamente si tratta del
..indubbiamente si tratta del viso espressivo di LETIZIA..l`anima promotrice, femme factotum e direttrice MUSEION per tanti anni.. ma indubbiamente sembrano in corso dei cambiamenti attorno..lo esprimono i Suoi occhi belli, chiarissimi con lo sguardo verso un futuro tutto da ridefinire.. voilà, cara LETIZIA, ogni cambio apre nuove possibilità.. il Tuo bel nome sarà sinonimo del marchio Tuo personale: l`immagine ricciuta, l`umore contagioso, il sorriso brioso..al quale tornerai ben presto, mi auguro - bonne chance - au revoir !