Il M5S contesta il Cda di Aew: "Compensi assurdi"
Con l'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione di Azienda energetica è arrivato anche l'aumento delle indennità per i suoi membri. Al presidente, Mauro Marchi, andranno così 90 mila euro lordi, alla sua vice, Renate König, 30 mila euro, mentre per gli altri consiglieri (Siegfried Tutzer, Massimiliano Sturaro ed Elisabeth Losavio) il compenso previsto è di 20 mila euro.
Un aumento complessivo del 10% che appare stridente considerando la diminuzione del fatturato dell'azienda e che ha subito posto in essere le critiche del M5S anche e soprattutto all'indirizzo dei sindaci di Merano e Bolzano, Günther Januth e Luigi Spagnolli, rappresentanti dell'assemblea dei soci e favorevoli agli aumenti. “Ae – si legge in un comunicato inviato oggi agli organi d'informazione - ha perso lo scorso anno il 12,6 % del suo fatturato, un risultato legato alla minore domanda di energia elettrica che si registra in questo periodo di crisi economica. Ecco, la crisi economica: perché in un momento di difficoltà collettiva Spagnolli e Januth avvertono la necessità di aumentare del 10 per cento i compensi dei vertici di un’azienda pubblica? Quale comune cittadino vede lievitare del dieci per cento il suo stipendio (quando ce l’ha), in un periodo difficile come questo?”.
Nulla da eccepire alla
Nulla da eccepire alla critica, gadilu. Aggiungerei pero, senza sembrare pedantico, che il fatturato (in calo) non é un criterio troppo rilevante per il risultato di un azienda. Se vogliamo indicare che non é il momento di aumentare i compensi del CDA, tirerei piuttosto in ballo l'utile risultante dall'attivitá d'impresa: L'utile ante imposte si attesta sui 46,6 milioni - in calo del 34,6% rispetto al 2012.