Una giovane parlamentare del Pd si è meritata ieri (15 giugno) le attenzioni poco benevole di Moritz Windegger, solitamente acuto notista del quotidiano online del gruppo Athesia. Il suo nome è Liliana Ventricelli, viene dalla Puglia, e pochi giorni fa (l'8 luglio) ha depositato una proposta di legge costituzionale assai temeraria: “Soppressione delle regioni a statuto speciale e delle province autonome”.

Allarmata la reazione di Stol.it (“Attacke auf Südtirols Autonomie”), che nell'occhiello arriva ad esplicitare come una simile aggressione non derivi da un partito nazionalista di destra, ma proprio dal Pd di Matteo Renzi, almeno nominalmente vicino alle posizioni autonomiste che stanno a cuore ai sudtirolesi di ogni lingua, come lo stesso premier si è peraltro affannato a rassicurare nel recentissimo incontro di Castel Presule (ma quest'ultimo fatto non è stato ricordato dall'organo di informazione diretto da Toni Ebner).

Anche i commenti raccolti (Achammer, Alfreider) fingono molta indignazione e molto spavento, reazioni forse ingiustificate alla luce del peso effettivo che avrà questo disegno di legge. Intanto la giovane Ventricelli ha però vissuto il suo quarto d'ora di celebrità sulla piccola scena del conflitto etnico eternamente rappresentato.