Bronzolo: iniziano le manovre
Il comune commissariato della Bassa Atesina guarda alle nuove elezioni previste in autunno.
In particolare attraverso due iniziative contrapposte promosse ancora una volta da oppositori e sostenitori dell’ex sindaco.
Prima a muoversi è stata l’opposizione alla giunta Bertinazzo, rafforzata dalla presenza dell’ex assessora Bruna Cortelletti che, come ricorderete, diede il via alla crisi attraverso le sue dimissioni.
Lo schieramento che si va formando è costituito dalla lista civica Democratici sul territorio, SVP (all’opposizione nella precedente giunta) e centrodestra.
A guidare l’iniziativa si è posta Giorgia Mongillo della civica, già candidata alle elezioni del 2015 quando venne battuta per pochi voti da Bertinazzo in corsa per L’Ulivo.
I sostenitori di Mongillo hanno accusato la precedente giunta di scarsa autocritica e nello specifico l’ex sindaco Bertinazzo di mancanza di dialogo con l’opposizione.
Contemporaneamente agli oppositori di Bertinazzo come dicevamo, si sta muovendo però anche l’area politica che invece giudica in maniera molto più positiva l’operato dell’ex sindaco socialista.
Questo schieramento è promosso dall’ex assessora verde Alberta Garavelli che ha convocato per domani 17 maggio alle ore 20 un’assemblea pubblica presso la sala civica del Municipio.
Convocando l’assemblea pubblica (che prelude ad una nuova ricandidatura di Bertinazzo), Garavelli ha accusato la ex collega Cortelletti e l’opposizione di mancato rispetto nei confronti del risultato delle scorse elezioni, non avendo presentato alcuna mozione di sfiducia da discutere democraticamente in aula. Per questo Garavelli ha invitato all’assemblea anche gli ex consiglieri “per dare la possibilità ai cittadini di capire finalmente le motivazioni delle dimissioni di massa”.
Garavelli in particolare contesta l’accusa che “l’amministrazione decaduta abbia lavorato male, facendo scelte non in sintonia con il proprio documento programmatico, spendendo soldi pubblici con leggerezza, portando avanti scelte urbanistiche in grado di far diventare una metropoli, impedendo ai bambini della scuola materna di lingua tedesca di avere una sede adeguata ed altro ancora”.