checkpoint charlie
la palla di gomma americana esplode in assoluta trasparenza come una notizia di prima pagina: l’uomo è quanto mai crudele con se stesso, si autodistrugge senza pietà e con persistenza nei secoli, quasi come il suo fosse un riflesso condizionato, una reazione di un programma di pavlov. e non c’è verso, persistono ed insistono i soggetti assoluti della civiltà umana universale illuminata, occidentale, orientale, meridionale o settentrionale che sia: libertà, uguaglianza e fraternità sono per alcuni di noi date per virtù sociali certe, per altri invece sono solo categorie mutevoli, rivedibili, modificabili, addirittura eliminabili, obsolete e persino dannose, e perciò da distruggere. ecco, ci siamo. è la solita storia con la solita domanda che si ripete: la libertà esiste veramente o appartiene solo agli incubi di chi vuole tenerci a bada? l’umanità è dunque realmente matura per la libertà? la società democratica esiste davvero o appartiene solo ai nostri sogni? tante domande, tanti checkpoint charlie e tante giornate assolate d’inverno.