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Illeciti al Brennero? Rispoli: verificheremo

Sia il Tunnel di base che l’Autobrennero risentono dello scandalo nazionale sulle infiltrazioni criminali nelle Grandi opere. Gli appalti verranno sottoposti a controllo.

Sono giorni di bufera questi per le cosiddette Grandi opere, mentre dall’inchiesta della procura di Firenze sugli appalti pubblici (che ha portato in carcere per corruzione l’ex capo della struttura governativa sulle grandi opere Ercole Incalza e l’ingegnere Stefano Perotti e ai domiciliari Franco Cavallo e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza) continuano a comparire nuovi particolari, “nel nostro piccolo” non si sta con le mani in mano. Il procuratore capo Guido Rispoli, infatti, vuole approfondire l’entità del coinvolgimento dell’imprenditore Perotti che, fra il 2007 e il 2014, si è aggiudicato appalti per alcuni tratti della galleria di base del Brennero, appalti che tuttavia al momento non sono sotto indagine degli inquirenti a Firenze.

L’opera del tunnel, con i suoi appalti milionari, rappresenta un progetto in grado di calamitare attenzioni e appetiti di persone con pochi scrupoli anche in una terra come l’Alto Adige dove fenomeni e dinamiche che vedono protagonista la criminalità organizzata non sembrano attecchire con facilità e dove non assistiamo a fenomeni eclatanti in questo ambito. In una terra ricca come questa il rischio concreto di infiltrazioni esiste.”, ha commentato Rispoli sulle pagine del Corriere dell’Alto Adige.

Niente allarmismi, dunque, ma il pericolo concreto c'è e la Procura vuole vederci chiaro, sebbene non sia scontato che le indagini vengano condotte a Bolzano. Il prossimo passo è ottenere dalla Procura di Firenze copia del fascicolo e ascoltare le numerose intercettazioni telefoniche da cui potrebbero emergere dettagli utili per approfondire un'eventuale indagine. Già alcuni giorni fa l’ex magistrato Ferdinando Imposimato, in un’intervista a salto.bz, aveva preannunciato presunti illeciti nella Tav del Brennero: “la stessa squadra che ho visto impegnata vent’anni fa nell’Alta Velocità in Campania nello smaltimento illecito dei rifiuti, è la stessa che opera oggi al Brennero, è logico quindi che qui si verificheranno le stesse violazioni perché l’impresa si serve degli stessi partner usati in tutte le altre occasioni […]”.

Sul coinvolgimento dell’Autobrennero nell’inchiesta fiorentina, invece, i due presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscher sembrano essere meno inquieti, scettici che le indagini possano riguardare l’opera in questione. C’è tuttavia un rischio da non sottovalutare: i lavori sulla bretella dell’autostrada Cispadana, oggetto delle indagini della Procura di Firenze, potrebbero ora essere bloccati, un bel problema dal momento che la Cispadana costituisce una risorsa strategica per l’A22 in termini di investimenti.