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Il Portale dell’autonomia

Il 5 settembre la provincia di Bolzano apre le sue porte ai visitatori, comprese quelle nel web.

Il giorno della firma dell’accordo di Parigi (5 settembre 1946) verrà celebrato quest’anno dalla provincia di Bolzano in una maniera speciale. Infatti in occasione del 68esimo anniversario dell’autogoverno locale, i 19 palazzi provinciali situati a Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, Egna e Silandro spalancheranno i loro portoni permettendo ai cittadini di curiosare ‘dietro le quinte’

Lo scopo della giornata - ha precisato il presidente Arno Kompatscher - è quello di “avvicinare sempre di più la popolazione altoatesina all’amministrazione pubblica”.

In occasione delle porte aperte 2014 è stato varato anche un interessante portale web, ospitato dalla Rete Civica, che offre notizie di carattere generale sull'autonomia. 
Molto accattivante è in particolare una timeline interattiva permette di ‘navigare’ sulla cronologia dell’autonomia, nelle diverse fasi del suo sviluppo. 

Sul portale trovano spazio, in maniera molto sintetica, anche gli ultimi dati disponibili sulla consistenza dei gruppi linguistici e il riferimento gli ancoraggi giuridici dello Statuto d’Autonomia (Accordo di Parigi, Costituzione Italiana, Secondo Statuto). 
Dulcis in fundo le ‘regole del vivere assieme’ (provare per credere!) e il meccanismo di finanziamento dell’autonomia altoatesina, dove si ribadisce che il bilancio è alimentato dal gettito fiscale, sulla base delle imposte riscosse in Alto Adige.
Si ricorda, con enfasi, che di queste entrate fiscali i 9/10 restano sul territorio provinciale, mentre il residuo 1/10 viene trasferito a Roma.    

Il portale della giornata dell’autonomia presenta anche una serie di interessanti infografiche dedicate a fornire un quadro di quante sono le persone che lavorano in Provincia ed a una sorta di ‘identikit’ del ‘lavoratore tipo’ nell’ente pubblico. 
In tutto i dipendenti della Provincia di Bolzano sono 3.079 di cui 1.887 donne e 1.192 uomini. Di questi circa 2.000 lavorano a tempo pieno (circa 1.100 uomini e 900 donne) ed altri 1000 circa part time (più di 900 donne e meno di 100 uomini).