Culture | Centro Giovanile

"Facciamo rete con la musica"

Alice Ravagnani e Tea Ducato raccontano Blu Space, il Centro Giovani all'interno di Musica Blu. Tra podcast, eventi musicali e culturali, il gruppo anima il quartiere Don Bosco di Bolzano, ma non solo.
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Foto: bluspace/fb
  • “La nostra caratteristica è evidente: siamo ospitati dalla stessa struttura che contiene la scuola MusicaBlu”. A dirlo sono Alice Ravagnani – operatrice culturale, nonché attrice professionista e cantante – e Tea Ducato – anche lei operatrice culturale e studentessa in didattica della musica con specializzazione in canto moderno. Insieme, Ravagnani e Ducato, tengono le fila delle iniziative del Centro Giovani BluSpace di Bolzano. “Se è vero che condividiamo la nostra casa con la scuola di musica, che è specializzata nell’insegnamento di tantissimi strumenti, nonché di canto, è altrettanto vero che noi andiamo ad offrire qualcosa in più: frequentare il Centro giovanile vuol dire andare al di là delle lezioni di musica, significa approfondire i propri interessi, avere la possibilità di esibirsi, dialogare con altri musicisti, e divertirsi insieme”, racconta Ravagnani. “E poi, comunque, mettiamo a disposizione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi anche un piccolo box dove poter provare a suonare o cantare. Come operatrici non siamo solo una risorsa sul piano tecnico e musicale, ma anche un sostegno emotivo”, evidenza ancora. “Alcuni ragazzi sono piccoli e non sono mai saliti su un palco. Quelle proposte da noi sono le loro prime esperienze a contatto col pubblico!”.

  • Alice Ravagnani e Tea Ducato, le due operatrici del Centro Giovani BluSpace Foto: bluspace/fb
  • All’interno di BluSpace, quindi, i giovani si affacciano al mondo della musica, hanno la possibilità di dialogare con artisti importanti del panorama musicale locale e prendere parte alle attività rivolte al gruppo giovani. Niente doposcuola. Il focus è sulla musica. “E ciò non vuol dire solo suonare ed esibirsi. Il rapporto con la musica può essere declinato in molti modi”, sottolinea Tea Ducato. “Con i ragazzi abbiamo provato a creare un podcast – un modo di raccontare molto innovativo che, dal 2020, ha raggiunto un grande successo – ed ora abbiamo un miniserie di 3 puntate in radio”, racconta. Il titolo della miniserie? La musica è donna. “Il progetto è curato con la Rai di Bolzano, in particolare con Alessandra Tortosa, alla co- conduzione ci sono i nostri ragazzi. Le puntate dovrebbero iniziare ad uscire in ottobre”, precisa Ducato.

    Il formato “intervista musicale” non è nuovo negli ambienti di Musica Blu e BluSpace, che organizzano alcune serate con protagonisti la musica e il dialogo. 

  • Una esibizione al Panorama music in Val di Fassa Foto: bluspace/fb
  • Nel blu dipinto di blu e Panorama music


    “Con alcuni ragazzi siamo entrati a suonare nelle Case di riposo grazie alla rassegna 'Nel blu dipinto di blu'. La musica dà sensazioni ed è legata ai ricordi soggettivi di una persona. Quindi è coinvolgente. La parte più empatica – racconta Ducato – è senz'altro il momento in cui si riconosce una canzone. Dunque i ragazzi hanno proposto alcuni brani che facevano parte dei ricordi degli anziani. Però, d’altra parte, era giusto che i giovani proponessero al pubblico anche qualcosa di proprio, in cui magari il pubblico non si riconosce, ma si mette in luce la propria capacità di fare musica”. 

    BluSpace, in collaborazione con Panorama music, è arrivata a far esibire il gruppo anche in Val di Fassa, grazie al festival musicale in montagna. “È stata data l’opportunità di aprire i concerti e suonare ad alta quota. Siamo riusciti ad unire la passione per la musica all’esperienza di essere in montagna, di godere del panorama delle Dolomiti”, dice Tea Ducato.

  • L'iniziativa nelle case di riposo: nel blu dipinto di blu Foto: bluspace/fb
  • “Il nostro obiettivo – conclude - è quello di creare agio con la musica e fare rete. Ad esempio, con il Centro Lovera, abbiamo proposto alcune serate a ‘open stage’ che danno la possibilità anche ai più timidi di potersi esibire in pubblico. Infatti hanno suonato anche alcuni ragazzi delle medie, visto che non c’è pretesa di una esecuzione a un livello eccellente”.

  • Viaggio in più puntate alla scoperta dei centri giovani della provincia, ognuno dei quali è specializzato in ambiti diversi: musica, teatro, robotica, scienza, giornalismo di strada o street culture. Si tratta di un vero e proprio sistema pensato per offrire servizi a target molto diversi tra di loro, non solo per fornire un supporto alle famiglie nel doposcuola, ma per sostenere i giovani nello sviluppo di competenze e nel loro percorso di autonomia dalla famiglia.