L'Alto Adige multietnico
Per fare appello alla tutela dei diritti di tutti i migranti e dei loro familiari è stata istituita nel 2000 dall’ONU la “giornata internazionale della migrazione” che cade ogni 18 dicembre. Secondo le stime delle Nazioni Unite 244 milioni persone, in tutto il mondo, vivono al di fuori del proprio paese di origine, oltre 70 milioni in più rispetto a quanti non fossero all’inizio del nuovo millennio. Il numero di sfollati e profughi è di 65,6 milioni. Dall'inizio della crisi dei rifugiati, nel 2015, 2,6 milioni di persone hanno presentato domanda di asilo in Europa.
In Alto Adige i saldi migratori sono in calo. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, al 31 dicembre 2015 circa 40mila i cittadini italiani (e loro discendenti) che erano residenti in provincia si trovano ora all’estero. I continui flussi migratori, così come l’andamento delle nascite degli immigrati, hanno fatto sì che il numero degli stranieri residenti sia cresciuto continuamente negli ultimi 25 anni. La fotografia dell’Astat rivela che se nel 1991 vivevano in provincia di Bolzano 5.700 persone con cittadinanza diversa da quella italiana, attualmente il loro numero ammonta a circa 47.000 unità, otto volte di più.
Nel 2016, per il terzo anno consecutivo, il saldo migratorio della popolazione straniera risulta negativo, vale a dire che il numero delle emigrazioni ha superato quello delle immigrazioni. Nell’anno di riferimento, in provincia di Bolzano sono immigrati 6.342 stranieri Alto Adige (circa la metà dall’estero) e ne sono emigrati 6.636, la maggior parte verso altri comuni italiani. Ne consegue un saldo migratorio negativo di 294 persone. Il saldo migratorio internazionale dei cittadini stranieri risulta invece positivo ammontando a 2.367 unità, poiché 3.183 stranieri Alto Adige sono immigrati dall’estero mentre solo 816 hanno lasciato l’Italia.
A livello provinciale la quota degli stranieri negli ultimi anni è rimasta costante, nell’ordine dell’8,9 per 100 abitanti. A livello comprensoriale, la concentrazione degli stranieri è più alta nel capoluogo Bolzano e nel Burgraviato. Dato che gli stranieri si stabiliscono principalmente in città, Bolzano e Merano, con rispettivamente il 14,3% e il 15,9%, così come Bressanone, Brunico e Laives (tra il 9% e il 10%), sono caratterizzate da quote superiori alla media provinciale. Nella gran parte dei comuni dell’Alto Adige (102) l’incidenza degli stranieri sulla popolazione residente rimane sempre al di sotto del valore medio provinciale.
Rispetto alla provenienza degli immigrati si possono riconoscere due diversi flussi: mentre fino a metà degli anni '90 convergevano qui soprattutto immigrati tedescofoni, recentemente sta aumentando la quota di immigrati provenienti da altre aree culturali. Attualmente in Alto Adige vivono cittadini di 135 nazionalità diverse. Un terzo di loro (15.697) proviene da uno dei 28 paesi membri dell’Unione Europea e più del 30% da paesi europei che non fanno parte dell’Unione Europea. Il 18,6% appartiene invece a uno stato asiatico e il 13,1% a uno africano.
Dal momento che l’immigrazione in Alto Adige è un fenomeno relativamente giovane, la maggior parte degli stranieri residenti in provincia (86,0%) è di prima generazione. Ciò significa che sono nati all’estero e che solamente in una fase successiva della loro vita si sono trasferiti in un comune dell’Alto Adige.
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