Alto Adige ist Italien? Scontro tra Fugatti e Urzì
Alto Adige e Trentino appartengono all’Italia? Il tema è tutt'altro che nuovo ma la giornata odierna ha resuscitato un altro fantasma, è cioè la tradizionale battaglia leghista per la secessione. Teatro del contendere è stata quest’oggi la prima commissione legislativa della regione, dove la discussione si è infiammata come non mai.
“Lo scontro è stato inevitabile” ha detto in merito il consigliere di Alto Adige nel Cuore Alessandro Urzì, riferendo di aver “richiamato il valore assoluto e indiscutibile dell’Unità nazionale come elemento che non può essere posto in discussione con iniziative avventate che rischiano - ha aggiunto il consigliere - di balcanizzare il nostro territorio introducendo il ‘germe’ della secessione”.
E pensare che fino a ieri Urzì aveva cercato di ottenere (anche) dalla Lega il supporto alla sua candidatura unitaria a sindaco di Bolzano.
Questione evidentemente morta e sepolta. Drammatizzando, Urzì ha quindi “chiesto con forza un pronunciamento della Presidenza della Regione e del Consiglio Regionale” che rivendichi “il valore dell’Autonomia quale strumento frutto di un lunghissimo percorso di condivisione e pacificazione che non può essere minato da iniziative estemporanee destinate a produrre effetti incalcolabili".
Urzì estremo paladino dell’autonomia, insomma. La politica del 2015 è anche questo.
Ma la battaglia in Consiglio Regionale è proseguita in quanto il disegno di legge è stato sospeso e sono stati richiesti atti e una scheda tecnica di approfondimento all’ufficio legale del Consiglio Regionale.
Urzì ha chiesto a tutti i componenti della commissione “un chiaro pronunciamento in merito ai principi della Costituzione e dello Statuto di Autonomia”. Avvertendo che “chi provoca emozioni di di ribellione contro l’appartenenza all’Italia semina tempesta” e che ciò “può essere pericoloso". Il consigliere regionale di Alto Adige nel Cuore ha detto che tutto ciò “per gli italiani dell’Alto Adige” avrebbe il sapore del “tradimento e dell’abbandono”.
La Lega dal canto suo insiste. Fugatti ha chiarito che la SVP si è già dichiarata contraria, ma ha subito lanciato la sua provocazione al PATT al cui interno vi sono anche frange indipendentiste (“Chissà cosa faranno….”).
Würde mich nicht wundern,
Würde mich nicht wundern, wenn Salvini Fugatti zurechtweisen würde. Ersterer möchte sicher auch südlich der Padania im Ausländerfeindlichen Becken fischen...
Uno scontro tra titani.
Uno scontro tra titani.
Die Lega ist für die
Die Lega ist für die Selbstbestimmung und marschiert in Rom mit Casa Pound. Die SVP hat die Selbstbestimmung im Programm, ist aber strikt dagegen und marschiert mit dem, der ihr mehr Geld oder zumindest eine goldene Rolex verspricht. Das ist moderne, junge und dynamische Politik, da kommen die Altmandatare nicht mehr mit.