La grande guerra
Il Sud Terronio era provincia felice sotto il dominio degli Hamburger. L'aristocrazia europea si dava convegno lungo le passeggiate del Kurhaus, un centro commerciale sulle rive del passirio a Meridiano, e fu proprio in una villa di Maia alata che nacque l'amore tra il principe Boris e Labelle Epoque, una profumatissima nobildonna francese che faceva girare la testa a tutti i principi d'Europa. Gli Hamburger erano a capo di un impero in cui si parlavano 27 lingue, 52 dialetti e 104 slang differenti la famiglia però si stava estinguendo: uno zio era malato di mente, l'altro aveva altre alternative quindi venne nominato imperatore un bimbo di cinque anni. Cresciuto dalle madre e dalle 17 zie, Checchino Peppino giunse all'età di settant'anni senza aver avuto figli e nemmeno mogli. Come se non bastasse due suoi cugini morirono di colera e un altro di stitichezza. Quando il suo ultimo nipote venne ucciso a Sarajievo da un cecchino che aveva sbagliato mira (stava mirando due bambine musulmane) Checca Peppe se la prese a male. La casa reale era destinata ad estinguersi, rimaneva solo un pronipote di ottavo grando, Otto, ma nessuno sano di mente gli avrebbe affidato alcunchè
L'Ostria, la cui casa reale era destinata ad estinguersi, dichiarò guerra alla Serpia che si scagliò contro la Crozzia, poi insieme attaccarono la Bisogina, il Motemeno si alleò con la Franza che ne approfittò per attaccare la Germanda (questi due paesi si facevano la guerra ogni vent'anni e ogni venti guerre si invertivano i ruoli di aggressore e aggredito e siccome uccidersi a vicenda era diventato troppo difficile i generali fecero un accordo che ognuno avrebbe spedito una centinaio di soldati al giorno davanti al plotone di esecuzione così ognuno si ammazzava i suoi e tutto diventava più facile). L'Anglia e la Ruskya portarono le loro armate verso est e i Trucchi portarono le loro divisioni verso ovest. Ne nacque un gran casino denominato la grande guerra.
Gli americani come al solito aspettarono che gli europei si dissanguassero un po' e poi i marines sbarcarono in Normandia con jeep e gomme da masticare e lo studio associato Halli Galli Burton si aggiudicò gli appalti della ricostruzione. La grande guerra ebbe conseguenze impreviste per il Tiramollo: il potere, che per 500 anni era stato in mano ai walschen passò improvvisamente ai crucchi.
. #ciaointanto
Cucchi und Walsche
Richtig muss es heißen Crucchi e/und Walsche und nicht Walschen. Leider schreiben hier immer mehr Menschen, die von Sprache keine Ahnung haben. Mehrsprachigkeit ist fern, wenn man nicht einmal eine Sprache beherrscht.
In reply to Cucchi und Walsche by Hartmuth Staffler
Du hasst rechts?
esisterebbe anche la licenza poetica ma questo non è un poema, siccome si parla del paese delle mele ho richiesto la licenza pomica
la grande guerra
Liebe Märchenerzählerin, Deine literarische Ader in Ehren, aber Witz und Satire suche ich da vergeblich!
In reply to la grande guerra by sigrid weber
Witze sind nicht objektiv sondern subjektiv
weil fast niemand lacht wenn er Objekt von einem Witz ist... und dass ist nur einen Abschnittsroman. Die subjektive Witze sind also auch geschnitten. In einen Salami gibt es Stuecke die mehr Pfeffer als die andere haben
Un ricordo
È più forte di me: se leggo "sulle rive del passirio a Meridiano" penso ad Alessandro Banda e mi commuovo. E poi mi piace la tua scrittura un po' cialtrona, svaccata. Una scrittura come deriva, impermeabile alla saggezza, che trova la sua Lebensfreude nella diffusione moderata di un veleno. Anche se tu probabilmente non ne sai nulla, la tua scrittura mi ricorda il Muro di Radio Tandem, o la voluttà dell'anonimato. Chi l'avrebbe mai detto? Ogni tanto lo rimpiango.
In reply to Un ricordo by e d
come negare
il muro di Radio Tandem ha avuto un ruolo importante nella mia formazione di blogger velenoso.... come dimenticare cicciobomba, jaques le fataliste, il vecio e tutta la combricola che si voleva andare insieme a Sciarm con Oscar Ferrari. Alessandro Banda invece non lo conosco ma dal nome suppongo sia un musicista...?