Alla fine sembra che a Elon Musk non interessi comprarsi un pezzetto della nostra Heimat per costruirci una mega villa con 15 camere da letto, 15 bagni e piscina sospesa. Resta un progetto senz’altro spettacolare (come descritto nel  Corriere dell’Alto Adige dello scorso 25 luglio) dello studio bolzanino Bluarch, che realizza ville di lusso in tutto il mondo (compresa una, già meta di pellegrinaggio turistico, in Val Gardena). 

Meglio così, ho pensato vedendo il tweet (o come si chiama adesso) nel quale Musk scrive di non star costruendo nessuna casa da nessuna parte. Il mio sollievo non deriva da opposizione al progresso, alla modernità, o alla ricchezza, o dell’ennesimo caso di NIMBY (not in my Back yard - ovunque tranne che nel mio cortile). Tralasciando (ai fini di queste considerazioni, ma se Musk si rifà vivo bisognerà tornarci sopra) le implicazioni di avere l’uomo non solo più ricco ma più potente del mondo tra i residenti (anche se molto saltuari) della Val Badia - o l’impatto sui prezzi già fuori controllo dei nostri hotspot turistici, resta la domanda: che c’azzecca una villa con 15 bagni nellla nostra Heimat?

Che la domanda sia legittima me l’ha ricordato l’attrice inglese Emma Thompson, che insieme ad altri attori residenti nel quartiere londinese di West Hampstead si oppone alla costruzione di una casa molto moderna, tutta in acciaio e vetro, voluta da una coppia che vuole abbattere l’edificio tradizionale esistente per costruirsi la casa dei sogni.

Non si tratta di opporsi a una costruzione moderna, scrivono Thomson, Imelda Staunton e i loro mariti: semplicemente si tratta del posto sbagliato per un simile progetto. Stona con le costruzioni tipiche del quartiere: una casa così starebbe bene a Malibu, non tra le casette in stile vittoriano e liberty di West Hampstead.  Soprattutto, dicono, l’approvazione segnerebbe un precedente pericoloso: darebbe il via libera ad altra costruzioni simili, che potrebbero così alterare profondamente il carattere del quartiere.

Forse per noi è già troppo tardi e il carattere della Heimat è già stato profondamente alterato, insieme al carattere dei suoi abitanti. Ci siamo assuefatti a ville, megaville, megahotel - anche le casette su palafitte in laghetto artificiale non ci fanno più un baffo. E accettiamo che la terra tanto amata si venda al miglior offerente - che sia l’investitore di Hong Kong che ha comprato un pezzetto di maso da Thomas Widmann o la catena di alberghi di lusso che ricostruisce l’albergo Rosa Alpina di San Cassiano - senza pensare a cosa succederà dopo.

Forse è così tardi che non si può tornare indietro, ma così come se lo chiede Emma Thompson è legittimo sperare che anche chi partecipa a questa nuova versione di Verkaufte Heimat si chieda, prima di aver finito di contare i soldi, : ciò che che sorgerà al posto del nostro maso, del nostro pendio o della nostra Alm starebbe forse meglio a Malibu? Almeno prima che i cittadini di West Hampstead finiscano per chiedersi: quella casa di lusso, starebbe forse meglio in Val Badia?