Metano liquido, inaugurazione e assenze
Venerdì 19 ottobre 2018 si è aperto un nuovo capitolo per le trazioni alternative in provincia di Bolzano. L’inaugurazione dell’impianto di rifornimento di metano liquido per i trasporti pesanti, realizzato con un investimento privato di quasi 2 milioni di Euro, segna una novità per le trazioni alternative che davvero pochi hanno realmente colto, compresi taluni "esperti de' noantri".
D’altronde l’idiosincrasia pubblica nei confronti del metano da un decennio circa porta anche a commettere gravi errori strategici e di prospettiva. Certo, solo da poco ci sono camion con adeguata cavalleria che consentono senza problemi di scavallare il passo del Brennero, ma mi risuonano ancora oggi nelle orecchie le parole di un importante personaggio di un’importante società che mi disse che “non voglio che ci siano camion che trasportano metano liquido ad andare su e giù per l’autostrada”. Un (grave) errore di prospettiva visto che al momento, a parte le fantasticherie dei camion elettrici che forse ci saranno in un futuro che sembra oggi ancora piuttosto lontano, i camion a LNG/GNL sono oggi l’unica vera alternativa al diesel con vantaggi eclatanti in termini di riduzione di emissioni e, fattore non da poco per le nostre valli, di rumore. Si provi a star vicino ad un camion LNG e ad uno a gasolio… Teniamo conto che già alcuni camion che trasportano merci per il cantiere del tunnel di base del Brennero sono camion LNG ma nessuno pare essersene accorto…
Provare per credere...
Alla cerimonia di inaugurazione c’era un folto pubblico rappresentato, come mi è stato riferito, da molte aziende del trasporto pesante italiano e locale che addirittura hanno chiesto di poter partecipare a tale evento, taluni interessati dopo aver provato questi nuovi mezzi, prove che hanno contribuito anche a demolire taluni pregiudizi. D’altronde l’inizio di una serie di divieti per i camion diesel ma anche la richiesta di molte multinazionali di trasportare merci solo con camion a LNG sta facendo da incredibile volano allo sviluppo di tali tipologia di mezzi che potrebbero avere un ulteriore incentivo quando sul mercato sarà disponibile, ed è questione di poco tempo, del biometano liquido. Altro tema quello del biometano, di cui scrivevo già nel 2007 nello scetticismo generale (devo forse ridere oggi?), totalmente ignorato dagli ambienti pubblici locali evidentemente annebbiati ed inebriati dalle prospettive autarchiche idrogenistiche ed elettriche che fanno a pugni con un sistema integrato di trasporti e di energia non solo nazionale ma internazionale.
Autobrennero: un nuovo "piano per la mobilitá" sostenibile con tempi di realizzazione... cinquantennali?
Quindi l’assenza della Provincia di Bolzano, quale ne sia il motivo, ha stonato molto, come ha stonato molto quella di A22, padrona di casa (la Sadobre è al 100% di Autobrennero). Autobrennero in ritardo mostruoso sulle trazioni alternative, come lo è per la realizzazione dei distributori di metano, come avevo scritto ad aprile 2018. Ora leggo di un “nuovo piano per la mobilità sostenibile” che prevede, oh che sorpresa, non solo i citati mai realizzati distributori di metano compresso (decisi nel 2007, non è un errore di battitura, era proprio l'autunno del 2007!), senza riferire però che il piano di realizzazione è di nuovo lunghissimo (e inaccettabile visti gli undici anni trascorsi quasi invano), ma pure di metano liquido. A22 pare rincorrere iniziative private perché lungo l’asse di Autobrennero sono ormai diversi i distributori di LNG e iniziative private ne prevedono uno a Trento (già in costruzione) e pure uno (in progetto) a Bolzano. Per la cronaca leggo di nuovo di distributori di idrogeno… altro fantasma ripetuto fino alla nausea dai vertici di A22 e dalla politica altoatesina tanto che solo gli allocchi ci possono ancora credere.
Trasporto merci su ferrovia, conflitto sui dati fra autotrasportatori e politica, chi ha ragione?
Non mi dilungo su quanto detto in occasione dell’inaugurazione, rimando ai comunicati stampa ufficiali di APS Fuel in italiano e in tedesco e del costruttore di camion che ha consegnato due mezzi LNG a Fercam, i primi di una dozzina ordinati. Un fatto lo voglio però citare. Già in altra occasione gli autotrasportatori per bocca del presidente di Fercam, Baumgarnter, hanno evidenziato come la linea ferroviaria del Brennero sia ormai satura (si parla del 90%) e che quindi si dovrebbe arrivare al quadruplicamento della linea ferrata e in ogni caso, visto il volume delle merci trasportate, il traffico pesante ci sarà comunque anche in futuro. Dall’altra, soprattutto in questa campagna elettorale, è stato come un “mantra” la richiesta di spostamento del trasporto merci dalla strada alla rotaia. Sono due affermazioni che stridono in modo eclatante, ma chi ha ragione? Lascio la domanda aperta perché sono posizioni diametralmente opposte. Chi sta sbagliando e chi ha ragione?
P.S. a scanso di equivoci e di pensieri malevoli, che ci saranno sicuramente da parte di taluni benpensanti, evidenzio nuovamente che non ho alcun interesse di carattere commerciale nei settori tema di questo intervento.