Chronicle | L'alluvione

“Grazie Bolzano per la solidarietà”

Sardegna martoriata dal ciclone Cleopatra nel 2013. Sistemato il sito naturalistico di Oliena anche con i fondi dell’Alto Adige. La gratitudine del sindaco Congiu.
Su Gologone
Foto: upi

Correva l’anno 2013, era il 18 novembre quando il ciclone Cleopatra colpì varie zone della Sardegna, Olbia in particolare. Il bilancio fu di 19 vittime in tutta l’Isola. E in oltre sette anni ancora non si è stabilita una verità giudiziaria.
A scattare immediatamente fu la straordinaria gara di solidarietà che coinvolse tutti i sardi e non solo. Anche la Provincia di Bolzano infatti offrì allora un sostegno concreto alla ricostruzione. Un aiuto che non è stato dimenticato.

Sebastiano Congiu, sindaco di Oliena, paesino di settemila anime della provincia di Nuoro, una delle aree più sfregiate dall’alluvione, ha scritto una lettera agli amministratori altoatesini per ringraziarli della raccolta fondi lanciata all’epoca da destinare proprio al Comune sardo e per invitarli a toccare con mano cosa è stato possibile realizzare con quei denari, insieme ai finanziamenti istituzionali.

“Gentilissimi - scrive il primo cittadino -, a nome mio personale, dell’amministrazione comunale che rappresento e dell’intera cittadinanza di Oliena, desidero esprimere il più sentito ringraziamento per il grande gesto di solidarietà che avete manifestato a seguito dell’alluvione del 18 novembre 2013 che ha duramente colpito il nostro territorio”.


 

Con i soldi della beneficienza e i 450mila euro di finanziamenti ricevuti con un accordo di programma tra la Protezione civile della Regione Sardegna è stato avviato nel novembre del 2018 l’iter che ha portato al completamento degli interventi previsti con il collaudo delle opere nel Comune di Oliena. Iter che si è concluso nell’ottobre del 2020.

Nello specifico i lavori hanno interessato il sito adiacente il monumento naturale di Su Gologone, che era stato particolarmente danneggiato dalla furia del ciclone. Sono stati ricostruiti, riferisce Congiu, il muro di sostegno e la scalinata che porta al belvedere, dove è anche presente la chiesa di Nostra Signora della Pietà, che ha necessitato di un importante intervento di ristrutturazione, nonché altre opere accessorie, per un importo totale speso di 377.502 mila euro.

“Come amministrazione comunale - prosegue il sindaco - era nostro intento invitarvi ufficialmente per il giorno del collaudo finale delle opere, in modo da istituzionalizzare la giornata con un evento che potesse coinvolgere la cittadinanza ed esaltare il grande gesto di solidarietà e vicinanza tra i due popoli, ma le restrizioni delle note vicende legate alla pandemia in atto non ci hanno purtroppo permesso di farlo”. Ma l’appuntamento è solo rimandato: “Sarebbe per noi un grande onore, avervi come nostri ospiti, in una data da concordare, per far sì che vi sia una diretta testimonianza di come è stato nuovamente reso fruibile il sito naturalistico grazie al vostro aiuto, ed inoltre possiate conoscere e ammirare le bellezze del nostro territorio”.