Asili nido gratis? Benino ma non basta...

Interessante l'idea degli asili nido gratuiti, o quanto meno di un primo periodo gratuito. Ma quanti posti disponibili in Alto Adige/Südtirol? Troppo pochi. Il 14% ad oggi, e il 15% l'obiettivo al 2015. E gli altri bimbi piccoli? A casa con le mamme, con i nonni, con le baby sitters con le Tagesmutter.

Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

E se i nonni non possono? E se il bambino è ammalato? e se l'asilo nido chiude? Chi si preoccupa di trovare l'alternativa? Ahinoi la mamma. Sempre troppo spesso la mamma.

il 25% delle donne in Consiglio Provinciale, il 27% in Parlamento, l'11% in Giunta Provinciale (una). Troppo poco, troppo poco per dare un modello "altro", un modello che ci affranchi da cura della casa, della famiglia, dei deboli del mondo.

Sì ma ti dicono "e se non lo fanno le donne, chi lo fa?". Già chi lo fa? Non è solo "roba da donne", si può fare anche se si è maschietti. Ma se in politica ci stanno solo i maschietti, solo il loro punto di vista, si investe tanto in rotonde, strade, tunnel e poco in strutture di servizio.

Che poi, investire in strutture di servizio, sarebbe altamente più interessante che dare contributi per pagare le badanti o le baby sitter in caso di famiglie numerose. Si creerebbero servizi conosciuti ai cittadini, professionalizzati. Si creerebbero posti di lavoro stabili, retribuiti e con contributi versati. Ma non solo, si leverebbe alle donne quel fastidiosissimo senso di "autoaddossamento" che le pervate. Ossia la sensazione che i servizi non vadano nemmeno cercati. Chi vuoi che se ne occupi del piccolo o del nonno?

Se poi compaiono le depressioni, la tendenza all'alcoolismo, non è un problema. O non così grave. 

Si chiamerebbe economia di genere e fatto 100 l'investimento per un infrastruttura qualsiasi, si dovrebbe investire altri 100 in strutture di servizio. Troppo avanti o troppo moderno, per l'Alto Adige Südtirol di domani? Per dare alle donne un progetto che vada al di là della famiglia? Per poter davvero scegliere se stare a casa a curare gli altri, o doverlo fare senza l'alternativa, su cui si basa una vera scelta? Troppo avanti per pensare che il LAVORO DI CURA nulla ha a che fare con LA CURA AFFETTIVA?