Soleterre, ne abbiamo scritto domenica mattina, è una onlus che da 20 anni aiuta i bimbi malati di cancro in Ucraina ed è legata all’organizzazione umanitaria Intersos. Dal momento in cui è cominciata l’invasione russa l’associazione sta facendo quanto è possibile per garantire la sicurezza e il proseguimento delle cure salvavita ai bimbi. Dapprima ha portato assistenza e farmaci nei bunker degli ospedali sotto le bombe a Kiev, e quindi ha iniziato a organizzare la loro evacuazione prima verso l'ospedale di Leopoli e poi, attraverso la Polonia, verso gli ospedali in Italia. Da una settimana, inoltre, grazie al supporto del chirurgo di fama internazionale Roberto Brambilla, l'associazione presta soccorso ai bambini feriiti nei bombardamenti.

A guidare la missione di Soleterre è stato chiamato il giovane cooperatore bolzanino Manuel Tartarotti. Quello svolto dalla onlus è un lavoro preziosissimo dal punto di vista sanitario per cui abbiamo deciso di seguire su Salto.bz gli sviluppi della missione attraverso la voce e i racconti di Manuel. In questo video del 25 aprile, ad esempio, racconta che stamani, mentre il chirurgo stava operando una bimba rimasta orfana, si è sentita un’esplosione.

Dai report trovati online Tartarotti è riuscito a ricostruire quanto era avvenuto in mattinata: l’esplosione udita era dovuta ad un missile russo che ha colpito una stazione elettrica adiacente alla linea ferroviaria nella città di Krasne, nella regione di L’viv.

Tartarotti fa cenno al fatto che mancano farmaci e materiali per curare le ferite dei bambini colpiti nei bombardamenti: sostituti dermici, schiume per le medicazioni, cotone germanico … I soggetti istituzionali eventualmente interessati a prestare aiuto, possono ottenere facilmente la lista mettendosi in contatto con Soleterre.

Mercoledì o giovedì Manuel Tartarotti si recherà a Ternopil dove si trova un ospedale gemellato e opera un chirurgo che lavora con Soleterre da 15 anni. Dopodiché il cooperatore andrà a Vilnica, nel centro dell’Ucraina. “I nostri partner sono già lì e io vado a vedere dove possiamo operare con il supporto psicologico ai feriti di guerra”, spiega.

Dopo una giornata tosta Tartarotti e Brambilla sono andati nel bunker-birreria  ed hanno un saluto e dei ringraziamenti. Da ieri sono arrivate diverse offerte di cittadini interessati a dare un contributo per reperire i farmaci.