Politics | Bruxelles

Cala lo status di protezione del lupo

Il Consiglio dell'UE approva la riduzione della tutela. Dorfmann: “Più spazio di manovra per le regioni”. Ma per l'eliminazione dei lupi “problematici” la strada è ancora lunga.
Wolf
Foto: Pixabay
  • Lupo meno protetto: la maggioranza qualificata degli Stati membri dell'Unione Europea ha votato oggi (mercoledì 25 settembre) a favore dell'abbassamento dello status di protezione dei lupi in UE. La votazione odierna ha avuto luogo all'interno del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti dei Governi dei 27 Stati membri dell'Unione. La decisione dovrebbe essere confermata formalmente dai ministri riuniti a Bruxelles domani, giovedì 26 settembre, nel Consiglio dell'Unione europea. Sinora, l'opposizione della ministra tedesca all'ambiente Steffi Lemke (Verdi) aveva impedito che si formasse una maggioranza per limitare la protezione del lupo. Opposizione ora ritirata.

    “Questa è la svolta per la quale abbiamo lavorato a lungo e duramente”, commenta l'eurodeputato Herbert Dorfmann (SVP): “Con la decisione di oggi, la procedura di modifica della Convenzione di Berna può essere avviata, il che a sua volta darebbe agli Stati e alle regioni più spazio di manovra nel contesto della gestione del lupo. Negli ultimi mesi abbiamo sostenuto più volte che la Convenzione deve essere adattata alla realtà”, afferma ancora Dorfmann. “E questa realtà è che ora ci sono più di 20.000 lupi nell'UE e sono in aumento in tutti gli Stati membri. Questa modifica darebbe ai paesi membri e alle regioni con popolazioni stabili di lupo l'opportunità di adottare misure concrete per proteggere i lupi da un lato, ma anche per soddisfare gli interessi della gestione degli alpeggi e dei pascoli”, sostiene l'europarlamentare della Volkspartei.

  • L'eurodeputato della SVP, Herbert Dorfmann: "Ci sono più di 20.000 lupi nell'UE e sono in aumento in tutti gli Stati membri". Foto: Seehauserfoto
  • Già a dicembre, la Commissione europea aveva proposto di modificare la Convenzione di Berna riducendo lo status di protezione del lupo da rigoroso/“strettamente protetto” a semplice/“protetto”. Questo, secondo i favorevoli alla modifica, consentirebbe una maggiore flessibilità nell'affrontare i casi più difficili di coesistenza tra lupi e comunità negli Stati che ne hanno la necessità. Dal momento che la Convenzione di Berna è attuata mediante direttiva, resta salva la possibilità per gli Stati membri di mantenere una disciplina più forte rispetto alla riduzione dello status di protezione del lupo, come previsto dalla stessa Convenzione di Berna.

  • Solo un primo passo

    Sebbene la maggioranza dei Paesi dell'UE abbia votato a favore della riduzione dello status di protezione dei lupi, la questione non è ancora del tutto risolta. La protezione del lupo nell'UE è infatti legata alla sopraccitata Convenzione di Berna, un trattato internazionale per la protezione degli animali e delle piante selvatiche europee. Con la decisione degli Stati membri, la Commissione europea dovrà ora presentare una proposta di emendamento alla prossima riunione della Convenzione di Berna, che si terrà all'inizio di dicembre. Solo se la riduzione dello status di protezione del lupo ai sensi della Convenzione di Berna sarà approvata, la Commissione europea potrà presentare un emendamento mirato alla Direttiva UE Flora-Fauna-Habitat. E solo con l'entrata in vigore di tale modifica, i lupi potranno essere catturati più facilmente. 

    Inoltre, secondo l'esperto di diritto europeo Walter Obwexer intervistato dalla Tiroler Tageszeitung, il declassamento è contrastato dall'ultima sentenza della Corte di giustizia europea. Secondo la giurisprudenza della Corte, lo stato di conservazione della popolazione di lupi sia a livello locale che nazionale è decisiva: solo quando è positivo, i lupi problematici possono essere rimossi. “La gestione del lupo può essere ottenuta abbassando lo stato di protezione, ma al contempo l'UE dovrà rendere più severe le linee guida per l'eliminazione dei lupi problematici, perché interpretate in maniera più restrittiva dalla Corte di Giustizia europea”, ha dichiarato Obwexer alla TT.