Politics | Congresso pD

Caccia alle tessere

A differenza di quanto si aspettava la maggioranza, la minoranza del partito potrà raccogliere adesioni fino a metà febbraio.
Alessandro Huber e Elio Dellantonio candidati PD
Foto: (Foto: salto.bz)

Il tesseramento per partecipare attivamente all’elezione del segretario provinciale del Pd dovrebbe restare aperto fino a 10 giorni prima del congresso in calendario sabato 26 febbraio, o al più tardi la settimana successiva. Non ci sono comunicazioni ufficiali ma sarebbe questo l’orientamento espresso nelle ultime settimane dal commissario Carlo Bettio in varie riunioni informali. La notizia, del tutto priva di interesse per chi non è attivo nel partito, cambia invece decisamente le carte in tavola nelle dinamiche interne.  Gli uomini forti della maggioranza che sostengono la rielezione di Alessandro Huber (Carlo Costa, Sandro Repetto, Juri Andriollo) erano infatti convinti di andare al congresso con le iscrizioni effettuate fino al 31 dicembre (circa 400, non moltissime) e questo avrebbe reso la riconferma del segretario uscente praticamente automatica. Ma già nel documento con cui la Commissione nazionale di garanzia prima di Natale aveva sbriciolato l’impalcatura congressuale (con ben 11 contestazioni, dalla lettera “a” alla “m” – pare sia un vero record nazionale) era indicato chiaramente che, secondo il Regolamento quadro per l’elezione dei circoli dei segretari regionali, il tesseramento potrà avvenire fino a 10 giorni prima del Congresso. Ciò significa che forse l’inatteso commissariamento deciso da Enrico Letta ha creato ansie diffuse e un eccesso di nervosismo che ha fatto perdere un po' di lucidità a chi tiene le redini del partito.

Non è detto che la procedura “aperta” cambi gli equilibri, ma così la minoranza, se lo vorrà, avrà almeno la possibilità di competere, raccogliendo nuove adesioni e, quindi, potenziali voti per i propri candidati. Cosa che, invece, non sarebbe potuta avvenire con il tesseramento chiuso.

Lo scenario, attualmente, è questo: Alessandro Huber ha confermato più volte il desiderio di avere una seconda chance, accettando i duri rimbrotti arrivati da diversi settori del partito che gli chiedevano un radicale cambio di marcia. Ma è possibile che la sinistra che fa riferimento a Christian Tommasini, non intenzionata a partecipare alla gara delle tessere, si sfili del tutto, rimandando i propositi di “dare una mano” ad un non meglio precisato futuro. L’ala sinistra di provenienza sindacale che fa riferimento alla vicepresidente nazionale dell’Inps, Luisa Gnecchi, sosterrà invece, salvo sorprese, l’ex primario del Sert Elio Dellantonio. Questi sarà sostenuto anche da Uwe Staffler, rappresentante del Pd interetnico e liberal. Diego Laratta, presidente del circolo di Gries, che nelle ultime settimane si è profilato nell’area “critica”, potrebbe puntare ad entrare nella futura segreteria come leader dei Giovani democratici.

Questa è la situazione attuale ma il Pd altoatesino, come insegnano le vicende avvenute nell’ultimo decennio, può riservare sempre sorprese. C’è chi ipotizza ancora scenari “unitari” e chi intravvede spiragli per una terza candidatura che spariglierebbe ulteriormente il gioco (qualcuno aveva accarezzato l’idea di lanciare lo stesso Laratta). Entro il fine settimana il commissario padovano arriverà nel capoluogo per dettare le regole. Dopo qualche giorno si capirà se si assisterà ad un congresso “alla camomilla” o se serviranno i popcorn.   

Bild
Profile picture for user Massimo Mollica
Massimo Mollica Wed, 01/26/2022 - 17:45

Da piddino quale sono provo parecchia tristezza in tutto questo. Spero che oltre ai nomi, alle inutili correnti, e ai conseguenti numeri esigui, vi siano visioni, progetti, valori e quant'altro.
Viviamo un periodo che io definisco critico: un mainstream ecologico che si scontra con una realtà economica in crisi, fatta di prezzi folli sul costo dell'energia, e uno stuccevole discorso su qual fonte sia pulita o meno, si aggiunga una stagflazione non indifferente e la vigilia di una potenziale guerra devastante tra Russia e Ucraina. Il tutto ancora immersi in una pandemia che aggredisce, tra novax bellicosi. Mancano le cavallette e le piaghe e poi tutto è compiuto.
Spero davvero che vi sia uno straccio di visione da parte di queste persone.

Wed, 01/26/2022 - 17:45 Permalink