Merano: Lista Civica vs. purgermoistr Paul RöSVP!
I giochi di Giunta a Merano sono fatti, ovvero sono stati fatti letteralmente sopra la testa degli elettori?
A sostenere questa tesi è la Lista Civica, capitanata dall'ex vicesindaco Giorgio Balzarini e dall'ex assessore Andrea Casolari, che in Consiglio può contare della più ampia rappresentanza italiana, ma che clamorosamente è stata esclusa dal governo della città. In una conferenza stampa convocata per spiegare le vicende che nelle ultime settimane hanno infiammato il clima politico meranese, Casolari e Balzarini accusano senza mezzi termini la Giunta Rösch di avere abdicato alle dichiarazioni pre-elettorali che dipingevano il verde-civico Sindaco uscito vincitore dal ballottaggio contro il candidato SVP, Gerhard Gruber, quale nuovo corso per una Merano veramente interetnica.
Una etichetta che, come fa osservare Enzo Coco del Corriere Alto Adige, se nella Civica significa anche la suddivisione delle competenze tra i gruppi linguistici, per il nuovo Sindaco verde significa solamente operare per il bene di tutta la cittadinanza, a prescindere dall'appartenenza linguistica. Un concetto sicuramente avanzato rispetto alla classica suddivisione delle competenze in chiave etnica, ma che non convince del tutto Casolari e Balzarini. Non li convince proprio, i Civici, questo tipo di approccio. E non li convince per due ragioni. Perché a conti fatti, spiegano, il nuovo Sindaco ha affidato assessorati importanti a uomini chiave SVP non sensibili al tema; e perché con questo ribaltamento dell'esito del ballottaggio, la sconfitta SVP ritorna in sella al cavallo, tenendo ben salde le sue redini, e lo fa proprio escludendo l'alleato scomodo, appunto, la Lista Civica, che negli ultimi cinque anni non aveva detto “JA” ad ogni decisione presa dalla SVP. A questa affermazione, sicuramente l'ex consigliera PD Vanda Carbone avrebbe qualcosa da opporre, ma siamo qui a seguire una conferenza stampa, non un dibattito politico.
Nel corso della conferenza stampa, il primo a parlare è l'ex “assessore allo Sport” di Merano, Andrea Casolari, chiaramente deluso da settimane di trattative e promesse non mantenute, al quale segue un intervento di Giorgio Balzarini e una presa di posizione della Consigliera Ema Albieri. Per facilità di lettura, lo scrivente si permette di proporre uno stile di intervista ancora poco utilizzato in Italia. Quanto detto dai rappresentanti della Civica è integrato da brevi spiegazioni e integrazioni raccolte in altra sede dallo scrivente, proposte solo per legare il filo del discorso e renderlo più intellegibili per coloro i quali avranno la pazienza di leggere l'articolo.
Andrea Casolari:”Lo avevamo detto che Merano sarebbe stata ingovernabile, e per questo a gennaio di quest'ano avevamo ipotizzato delle primarie di coalizione, proponendola alla SVP”.
La proposta di una grande alleanza tra i partiti italiani della Giunta 2010-2015 veniva annunciata alla stampa ad inizio anno, e in seguito a diverse trattative private terminava con il nulla di fatto. Poco prima, la stessa Civica proponeva alla SVP le primarie di coalizione per l'identificazione di un candidato Sindaco. La SVP rifiutava.
Andrea Casolari:”Loro (n.d.r. SVP) non hanno accettato, poi abbiamo ragionato col Partito Democratico e Alleanza per Merano. Era metà gennaio, e il 23 dello stesso mese il PD con Bonatta rispondeva pubblicamente «il PD apre alla Civica e chiude a Zaccaria con quale siamo incompatibili». Poteva essere una ipotesi vincente, la grande coalizione, e ne io ne Balzarini saremmo stati i candidati, in quanto totalmente disponibili al passo indietro. Chiuso il capitolo, siamo arrivati alle elezioni divisi, quindi c'è stato il ballottaggio che ha dichiarato la vittoria di Rösch. Il 24 maggio avevamo di fronte il vincitore, e una prospettiva ovviamente nuova con la quale dovevamo confrontarci”.
Una delle accuse rivolte a questo punto alla Civica è stata di avere tradito un accordo di coalizione con SVP e Alleanza per Merano, siglato in occasione del ballottaggio, poi perso dal candidato di coalizione Gerhard Gruber.
Andrea Casolari:”Da li, dopo il ballottaggio, lo spettacolo del ballottino e dei compromessi. Lo spettacolo è stato pessimo, noi abbiamo alcune colpe, ma non certo le principali. Lo spettacolo poco edificante si è replicato, anche in peggio, a Bolzano, e questo deve fare riflettere, perché un numero infinito di persone ci chiede di capire per cosa e chi avrebbero votato. Infatti, quel Karl Zeller sponsor di Gruber, il 22 giugno da perdente diventa vincitore, ribaltando il risultato elettorale, essendo la SVP stata capace di dettare le regole del gioco sia ai Verdi, sia ai due partiti italiani: Alleanza per Merano e PD. Voglio essere più chiaro: la SVP e fidi alleati ha un blocco di 4 assessori, quindi comanda la Giunta; Zeller ha ricompattato il partito e le beghe interne se le vedranno tra di loro. Il tutto grazie a Alleanza per Merano e PD, oltre al fatto che il Sindaco si è piegato a questo gioco che nulla a a che vedere con il voto popolare”.
Infatti, lo scandalo sulla residenza che aveva investito Gruber, e ancora prima una poco trasparente procedura per l'individuazione dei candidati SVP alle primarie per il Sindaco, avevano prodotto una spaccatura all'interno della SVP.
Andrea Casolari:”Le capriole del Sindaco verde con le sue battutine non ci sono piaciute. Il Sindaco dei penultimatum, come è stato chiamato, ha portato a questo risultato del tutto inatteso. Siamo fuori dalla Giunta, ma non abbiamo tradito nessuno. Siamo fuori solo perché siamo indipendenti e non ricattabili, e abbiamo sempre chiesto un equilibrio nella distribuzione delle competenze tra i due gruppi linguistici. Noi abbiamo riconosciuto il vincitore del ballottaggio e lo abbiamo ascoltato, ma questo non è tradimento verso la SVP che pure ha dovuto parlarci con i Verdi. Inoltre, noi non abbiamo mai firmato alcun patto di coalizione. Abbiamo firmato il documento per dare l'appoggio al candidato Gruber al ballottaggio. Anzi, ad essere precisi, noi lo avevamo proposto questo documento programmatico, che andasse oltre al ballottaggio, ma in questo volevamo inserirci dentro la indicazione dell'equilibrio etnico in Giunta. Sapete chi ha rifiutato di firmarlo? La SVP, così come i paladini dell'italianità, Alleanza per Merano, sono rimasti in silenzio e si sono attaccati alla SVP che galoppava verso la riconquista del terreno perso”.
Casolari con questo punto intende confutare l'accusa di avere tradito gli alleati SVP e Alleanza per Merano. Una confutazione, a suo parere, valida in quanto in questa fase, sostiene Casolari, i civici avevano l'obbligo di riconoscere la vittoria di Rösch e instaurare un dialogo.
Andrea Casolari:”Il risultato della nostra esclusione? La SVP ha aumentato le competenze e il gruppo etnico italiano ha visto una riduzione sostanziale delle competenze. Noi non ci saremmo stati a questo scempio, per questo ci hanno sbattuto fuori. Siamo sempre stati un modello di convivenza per l'Alto Adige, basato sugli equilibri interetnici, visto che la popolazione meranese è perfettamente divisa tra i due gruppi linguistici. Un equilibrio che oggi viene svilito per un gioco di potere tra pochi. Abbiamo rinunciato alla Presidenza del consiglio offertaci da Rösch come contentino: «così ci aiutate a salvarci la faccia», disse testualmente Rösch. Inoltre, noi abbiamo proposto la grillina Francesca Schir alla Presidenza. Ma attenzione. Noi non siamo e non vogliamo fare il partito degli italiani, vogliamo un equilibrio, e proprio chi si presenta come interetnico, avrebbe dovuto esserlo nei fatti”.
Casolari aveva anche parlato di errori. Una delle accuse rivolte alla Civica, ma in modo analogo anche ad altri partiti, è che dietro di loro ci sia la regia di Diego Cavagna, come dietro alla SVP si dice operi la mano del senatore Karl Zeller e dietro al Sindaco ci sia Christina Kury e dietro a Diego Zanella ci sia Giancarlo Bressa.
Andrea Casolari:”Abbiamo una squadra e da noi nessuna persona comanda, da noi non comanda Cavagna e non comando nemmeno io, o Giorgio; mentre è certo che nella SVP Zeller ha un ruolo. Invece, la Kury chiaramente è presente sulla scena politica. Abbiamo fatto degli errori. Abbiamo sottovalutato le persone e fatto errori di comunicazione, infatti, abbiamo aspettato la telefonata, piuttosto che farla. Ma quello che non mi va giù è che dal nostro dare fiducia agli interlocutori, qualcuno abbia usato la nostra giovane consigliera Ema Albieri”.
E' proprio la consigliera della Civica Ema Albieri a spiegare il retroscena del suo coinvolgimento nelle trattative di Giunta.
Ema Albieri:”Rinunciare a una carica che da visibilità come la Presidenza del Consiglio o un assessorato è difficile, ma è più facile se lo fai in nome di coerenza e principi che voglio tenere saldi. Un riscatto rispetto alla critica verso la politica della ricerca della poltrona. Le cose sono andate in questo modo. Sono stata contattata mercoledì 11 giugno dal verde Andrea Rossi, nemmeno in una sede istituzionale, e il giorno in cui il mio gruppo doveva incontrare il Sindaco Rösch. In quella sede Rossi mi ha offerto un assessorato. Non ho risposto si o no, e lo stesso Rossi e mi ha dato un giorno per dargli risposta. Quel giorno, la Civica era evidentemente ancora parte del progetto di Giunta. Ci siamo confrontati nel nostro gruppo, e abbiamo deciso insieme di accettare. Accettare significava che sia Casolari sia Balzarini avrebbero dovuto fare un passo indietro. Nonostante la scorrettezza di quella chiamata a me, piuttosto che al mio capogruppo, abbiamo detto di Si, e chi ha preso più voti di me ha volentieri fatto un passo indietro. La settimana successiva ricevo l'invito dal Sindaco: eravamo io, Andrea Rossi, Christina Kury e il Sindaco Rösch. Ma eravamo al bar. Hanno incominciato a parlare di competenze e spartizione di assessorati. In quel momento mi sono fermata e ho detto che non avrei certo potuto entrare io in quel tipo di discussione tecnica, ma dovevamo essere convocati come Lista Civica. Dopo quel giorno non li ho più sentiti. Li abbiamo risentiti solo quando hanno dichiarato alla stampa che la Civica no era in maggioranza”.
Insomma, se la trasparenza è anche uno questione di stile, e il racconto corrisponde a quanto accaduto, è chiaro che almeno dall'11 giugno per ragioni ancora da indagare il Sindaco Rösch decide di escludere la Civica dalle trattative di Giunta. Se questo sia per volere della SVP o per altro motivo, in questa sede non rileva, ancora!
Successivamente, prende la parola Giorgio Balzarini, ex viceSindaco 2010-2015 e a lungo candidato al bis, scaricato dai Verdi e critico proprio sullo spostamento delle competenze relative alla scuola e infanzia negli istituti italiani nelle mani del nuovo assessore SVP, Stefan Frötscher, noto all'interno degli ambienti di Giunta e giudicato lontano da posizioni interetniche.
Giorgio Balzarini:”All'inizio Kury e i Verdi ci volevano in Giunta per annacquare la posizione di Nerio Zaccaria e la sua coalizione di destra. Con noi si dava la rappresentanza al gruppo italiano, ma una rappresentanza critica, non assuefatta.
Invece, Rösch ci ha tenuti dentro alle trattative di Giunta in modo speculativo, insomma, ci ha usato per aumentare la sua capacità di contrattazione con la SVP. Soprattutto, ha usato per diversi giorni la nostra giovane consigliera Ema Albieri come simbolo di rinnovamento. Sul documento post ballottaggio che saremmo disposti a firmare con la SVP, noi chiedevamo la divisione equa delle competenze, soprattutto le competenze nella materia urbanistica. La SVP aveva perso sei consiglieri e secondo noi non poteva pretendere di contare come se ciò non fosse accaduto. Competenze che volevamo per il gruppo italiano, ma non certo per forza a noi, ma al gruppo linguistico italiano inteso come tale. Volevamo cambiare quella situazione dove la SVP si prende tutto, e vista la presenza dei Verdi lo pensavamo possibile”.
Dalle parole di Balzarini si evincerebbe che una possibile motivazione che ha portato la SVP ad imporre al Sindaco l'esclusione della Lista Civica dalla Giunta, sia da individuare proprio nel non allineamento di questa al tentativo SVP di aggirare la sconfitta del Sindaco, attraverso un diktat e una presa della Bastiglia. Chi scrive ha notizia diretta da doppia fonte dalla stessa Alleanza per Merano che proprio in seguito alla sconfitta al ballottaggio, la SVP si sarebbe presentata a Nerio Zaccaria imponendo la firma di un programma prendere-o-lasciare, e già sottoscritto dal PD, che Alleanza per Merano avrebbe firmato senza fiatare, pur di rimanere attaccata alla SVP che di li a poche ore sarebbe andata dal Sindaco Rösch a dettare le sue condizioni, a loro volta, prendere-o-lasciare.
Giorgio Balzarini:”Personalmente, lo ripeto, ho accettato la vittoria di Rösch e accettato la sconfitta, e da li abbiamo iniziato ad ascoltare il Sindaco. Il nostro atteggiamento, come detto già, ha dato fastidio, proprio perché non siamo omogenei ad alcun partito. Noi ci saremmo stati a formare la Giunta con i Verdi, anche senza la SVP, che notoriamente non guarda in faccia nessuno, ma sicuramente non abbiamo mai pensato di escluderla, perché era nostro dovere ascoltare il nuovo Sindaco. Oggi, dobbiamo constatare che tranne i tubi dell'acqua e i lampioni, tutto è in mano a SVP e Verdi. Noi non lo volevamo ed è accaduto. Questo è uno svilimento del gruppo linguistico italiano. Le scuole d'infanzia e materne italiane sono passate all'assessorato tedesco e questa è la contraddizione ai proclami interetnici. I nostri assessori italiani si sono ben guardati dal rivendicare un maggiore equilibrio. Alle competenze che Nerio Zaccaria aveva nella scorsa legislatura, si è aggiunto la competenza sul personale, perché l'assessore PD Diego Zanella non la voleva. Zaccaria ha una codecisione nello sport, prima assegnata al gruppo italiano. Una codecisione che non conta nulla e Zanella ha detto che farà l'assessore part-time, perché è noto che con quelle competenze non si arriva alle 1200 ore/anno”.
Secondo i regolamenti comunali, un assessore può decidere di prestare il suo servizio full time (25 ore/settimana, ovvero 1200 ore/anno) oppure part time, con decurtamento dell'indennità. Secondo Balzarini e Casolari, le competenze assegnate all'assessorato di Diego Zanella - da un eminente rappresentante dello stesso PD definite “delle varie ed eventuali” - non comporterebbero nemmeno un impegno di tipo part time. Ma Balzarini rincara le accuse.
Giorgio Balzarini:”Noi non ci sentiamo rappresentati dal viceSindaco Andrea Rossi, che conosco da anni e personalmente considero una bellissima persona, sia chiaro, perché non vedo in lui le caratteristiche di autonomia e rappresentatività necessarie. Il viceSindaco di madrelingua italiana dovrebbe essere Zaccaria che ha preso 1800 voti, non certo essere chi ha preso poche centinaia di voti. Il viceSindaco ha detto che rinuncia all'indennità, ma non al suo ruolo, spero io”.
"Sapete chi ha rifiutato di
"Sapete chi ha rifiutato di firmarlo? La SVP, così come i paladini dell'italianità, Alleanza per Merano, sono rimasti in silenzio e si sono attaccati alla SVP che galoppava verso la riconquista del terreno perso”.
...e perchè viene reso pubblico solo ora!
Questi "giochini non tirano più", l'elettore non ne può più!.....e irisultati si vedono.
In reply to "Sapete chi ha rifiutato di by Josef Ruffa
Purtroppo il diktat della SVP
Purtroppo il diktat della SVP ha "eliminato" la Civica! Questo é un fatto evidente!
In reply to "Sapete chi ha rifiutato di by Josef Ruffa
Purtroppo il diktat della SVP
Purtroppo il diktat della SVP ha "eliminato" la Civica! Questo é un fatto evidente!
.....ormai la Civica è fuori
.....ormai la Civica è fuori tempi massimi!
Cambi l'allenatore (cosa che si farebbe in ogni squadra sportiva....ed in UK...in politica) faccia un bel lavoro di squadra, buona preparazione...ed al massimo fra cinque anni si potranno rivedere i risultati, forse anche migliori di oggi.
Tja, wer solche politischen
Tja, wer solche politischen Fehler macht wie die Civica in Meran, der darf sich nicht wundern, wenn sie von der politischen Landschaft verschwindet.
Die civica ist eine ethnische Partei, der größte Sorge vor dem ersten Wahlgang ein möglicher Erfolg von Röschs italienischsprachigen Kandidaten war. Dies ist nicht eingetreten, was die civica allzu euphorisch gemacht hat.
Zunächst schließt sie einen Pakt mit der SVP zur Stichwahl, dann wirft sie sich dem unerwarteten Wahlsieger an die Brust. In beiden Fällen wollte sie als Lohn den Posten des Vizebürgermeisters und damit verbunden den politischen Vertretungsanspruch für die italienischsprachigen Meraner. Ersteres hat sie nun verspielt. Dafür hat die düpierte SVP gesorgt (was menschlich verständlich ist, politisch für die SVP aber ein Fehler sein wird).
Was der civica bleibt ist der in den Wahlkabinen errungene moralische Vertretungsanspruch. Der ist nun wegen eigener politischer Dummheit nichts mehr wert und den wird sie sich bei den nächsten Wahlen von neuem wieder erkämpfen müssen.
Das wird schwierig: Rösch ist wohl der erste Meraner Bürgermeister, der nicht mehr entlang ethnischer Trennungslinien denkt. Seine Mannschaft wird die italienischsprachigen Meraner anders vertreten, als dies in der Vergangenheit durch italienischsprachige Bürgermeister oder Vizebürgermeister geschehen ist. Die nächsten Jahre und vor allem Wahlen werden zeigen, ob Rösch in der Wählerschaft der civica wildern kann. Die demokratische Legitimation und die Ausstrahlung aber auch die Mannschaft dazu hat er. Auf Seiten der deutschsprachigen Wählerschaft ist viel weniger Bewegung zu erwarten.
Fazit: Wenn Rösch erst einmal den italienischsprachigen Meranern sympathisch wird, dann hat die civica endgültig verloren.
In reply to Tja, wer solche politischen by Philipp Trafojer
Dieser Analyse ist nichts
Dieser Analyse ist nichts mehr hinzuzufügen ! Ohne vermessen zu klingen, aber ich bin schon überzeugt, dass die Liste Rösch - Grünen sehr überzeugend interethisch denkt und auch handelt. Wenn dieses Denken nun vom Bürgermeister umgesetzt wird, so wird es endlich auch ein Handeln ohne den üblichen ethischen Trennungen geben.
In reply to Tja, wer solche politischen by Philipp Trafojer
Dieser Analyse ist nichts
Dieser Analyse ist nichts mehr hinzuzufügen ! Ohne vermessen zu klingen, aber ich bin schon überzeugt, dass die Liste Rösch - Grünen sehr überzeugend interethisch denkt und auch handelt. Wenn dieses Denken nun vom Bürgermeister umgesetzt wird, so wird es endlich auch ein Handeln ohne den üblichen ethischen Trennungen geben.