In una piazza Walther che si prepara ad accogliere i turisti per il mercatino di Natale, la Questura di Bolzano ha allestito oggi, martedì 26 novembre, un gazebo con l'obiettivo di offrire un servizio d'informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere. Ieri, 25 novembre, si è infatti celebrata la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. 
La brochure Questo non è amore, elaborata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, è stata distribuita questa mattina in Piazza Walther in presenza del questore Paolo Sartori. "Abbiamo ripreso la campagna permanente nazionale, che ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sul tema", ha detto il questore sottolineando come si registri un incremento dei provvedimenti. "Da una parte, ciò significa che il problema è più presente, dall'altra, che vi è maggiore consapevolezza da parte di chi denuncia. La prevenzione è essenziale per impedire che si compia una tragedia", ha evidenziato Sartori.

In Alto Adige sono infatti raddoppiati gli ammonimenti per la violenza contro donne. Si tratta - scrive la Questura di Bolzano - di una misura di prevenzione che può essere adottata dal questore su istanza della vittima, per stalking o revenge porn. Consente di intervenire in maniera rapida per interrompere le condotte e il ciclo della violenza. Nei casi di violenza domestica può essere adottato d'iniziativa del questore anche senza istanza della vittima. Il numero degli ammonimenti è in aumento: da 24 nel 2022 e 28 nel 2023 a 66 nell'anno ancora in corso, ovvero oltre il doppio rispetto all'anno precedente.

Un importante e ben strutturato percorso di recupero predisposto per gli uomini maltrattanti, per coloro che agiscono violenza senza ancora sfociare in un reato più grave che richiede un intervento di Polizia Giudiziaria, è rappresentato dal protocollo Zeus: esso indica un percorso utile per assumere la consapevolezza del disvalore insito nei comportamenti violenti e prevaricatori, una strada efficace per gestire la rabbia sfociata in atti persecutori, fa notare la Questura in una nota. A livello locale ne sono stati sottoscritti due: uno con la Caritas, l'altro con il CIPM Triveneto (Centro italiano per la mediazione).