Economy | Commercio

La sfida dell’online

Quale sarà il futuro del commercio altoatesino? Digitalizzazione, cambiamenti nella logistica e nei sistemi di pagamento e commercio online. La sfida è lanciata.
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Foto: CC0

La crescita del commercio online è ancora limitata, ma rimane costante. Questo creerà in futuro anche problemi alle lavoratrici e ai lavoratori del settore. Molti negozi di grandi dimensioni operano già oggi non solo in maniera tradizionale, ma offrono la possibilità di acquisti in rete. Questo porterà a un ridimensionamento del profilo professionale classico della commessa e a uno spostamento verso profili nuovi nel settore della digitalizzazione. Siamo di fronte a due scenari potenzialmente negativi, se non governati: una riduzione del numero degli occupati complessivi e, visto che si tratta di un settore prevalentemente femminile, un’ulteriore difficoltà di impiego per le donne, in quanto le nuove professionalità sono maggiormente appannaggio degli uomini.


Il risultato, inoltre, sarà una maggiore crescita delle qualifiche alte e una costante erosione di posti meno qualificati sostituiti dalla crescente automatizzazione, soprattutto nella logistica. Questo implica investire in nuove conoscenze per cui vanno potenziate la scuola e la formazione, in primo luogo quella continua. Ovviamente le aziende stesse sono chiamate a fare la loro parte. 

Il commercio tradizionale deve invece puntare su collaboratori qualificati e motivati. In molti si rivolgono ancora oggi ai negozi “fissi” per la consulenza e l’informazione personale e preferiscono vedere e toccare quello che pagano. Non a caso buona parte del commercio online riguarda articoli standard, dove la consulenza riveste un ruolo marginale. Libri, giocattoli, articoli sportivi ed elettronici rappresentano buona parte della merce veduta in rete. La vendita online di abiti è però in forte crescita, fatto che rappresenta un chiaro segnale di cambiamento da parte del cliente, da non sottovalutare. Per questo motivo il commercio tradizionale deve superare la logica impersonale dei grandi magazzini e puntare sull’aspetto relazionale tra cliente esigente e venditore competente e professionale.

Sono questioni che le parti sociali possono sicuramente affrontare e in gran parte anche risolvere. Rimangono però minime possibilità d’intervento per il sindacato riguardo alla tassazione, diversa nei singoli paesi. Questo permette ai gestori delle grandi piattaforme di sfruttare al massimo i “paradisi fiscali”. Così diventano di norma più competitivi rispetto ai commercianti locali e incamerano profitti maggiori. 
Producono il loro guadagno in tutto il mondo e, registrando la loro sede legale dove la tassazione sui profitti è più bassa, senza peraltro violare nessuna legge, creano però difficoltà al sistema di distribuzione tradizionale. Non a caso aumentano le richieste d’intervento in molti paesi europei, ma i segnali sono estremamente timidi. Con l’ultima Finanziaria l’Italia ha introdotto da gennaio 2019, la Web Tax, tassando alla fonte le transazioni in rete che superano certi limiti annuali, ma restano ancora da stabilire i dettagli. E’ quantomeno un segnale, ma in molti ritengono la nuova norma poco incisiva nei contenuti. Il problema vero è che il commercio online globale avrebbe bisogno di regole uniformi tra i diversi paesi e queste possono essere stabilite solo a livello europeo. E a questo livello, purtroppo, gli interessi dei singoli paesi non lasciano molti spazi.

 

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Christoph Moar Wed, 02/28/2018 - 15:50

Cara redazione, caro sig. Petreni,

fare una foto di carte di credito (probabilmente) reali e pubblicarle sul web non é decisamente una buona idea.
Consiglio di togliere l'immagine pubblicata. Se fosse la mia carta probabilmente preferirei poi anche bloccarla, ci sono troppe informazioni visibili, anche se ovviamente manca il CVV. Solo tre cifre da indovinare, pensate un pò...

Nota a lato, anche se la carta fosse protetta da mastercard 3dsecure, esistono vari meccanismi che permettono di effettuare pagamenti senza essere obbligato a completare la challenge/response di 3dsecure.

Wed, 02/28/2018 - 15:50 Permalink