Politics | Dal blog di Umberto Gangi

"Sua Santità" santo sul serio

Storie improbabili da canonizzazioni inusuali.
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   In paradiso hanno tirato un sospiro di sollievo. 
   Dopo 51 anni di carte bollate, pratiche, autocertificazioni, Giovanni XXIII è stato santificato (serviva il miracolo ma, chiaramente, l'autocertificazione post-mortem potrebbe essere bastata). 
   Invano ha tentato di opporsi l'avvocato del diavolo (tale Lucifero Ghedini) che ha cercato di convincere la giuria celeste della sopravvenuta prescrizione.  
   La neosantità ha però immediatamente vacillato dopo che il buon ventitreesimo ha preso atto dei tempi di attesa di Giovanni Paolo II. Quest'ultimo, infatti, in soli nove anni (il tempo che un tribunale medio - italico e/o vaticano - impiega per ordinare una pizza) ha ottenuto i medesimi galloni del caro Roncalli, facendo nascere incontrollati sospetti di raccomandazioni ed esterofilia (pare infatti che, sebbene parlasse l'idioma di Dante molto meglio di un senatore italiano medio, Karol Wojtyla fosse polacco). 
   Ne è nata una bagarre della quale ha immediatamente cercato di approfittare Josef Ratzinger che, urlando "dove se ne canonizzano due, se ne canonizzano tre", ha cercato di imbucarsi nella cerimonia e di portare a casa un prodigioso Guinness, diventando il primo santo vivo. 
   Non se ne è fatto nulla solo perché quel Francesco lì, a quanto pare, è decisamente più sveglio di un senatore italiano medio (ok, stamattina mi sono svegliato avendocela coi senatori, abbiate pazienza). 

   Il parterre è stato quelle delle grandi occasioni: oltre a qualche centinaio di milioni di fedeli (secondo gli organizzatori che, dai tempi delle stime sull'età di Matusalemme, tendono ad esagerare un tantinello), ad assistere all'aggiunta dei due posti nella tavola della Comunione dei Santi, erano assiepati teologi del calibro di Bruno Vespa, Matteo Renzi, Robert Mugabe; il fatto che, nonostante la presenza di questi ultimi, nessun fulmine abbia colpito piazza S.Pietro, costituisce la prova definitiva circa l'esistenza (e l'enormità) della divina Misericordia (secondo gli organizzatori; della sfiga, secondo la questura). 

   La RAI ha documentato l'evento, gioendo da matti alla constatazione che gli italiani hanno risposto in maniera così calorosa alla doppia canonizzazione: pare infatti che a viale Mazzini abbia preso corpo l'idea di raddoppiare anche il loro, di canone.

   Il servizio d'ordine è stato prodigioso ed ha anche avuto un simpatico risvolto sull'indotto economico: pare infatti, che la vista dei diecimila agenti schierati abbia fatto impennare le vendite della t-shirt con la stampa "giuro che non sono uno zaino". 

   È stato, in definitiva, un gran bell'evento: uno di quelli che fanno gridare "cento di questi giorni!" (o almeno lo fanno fare a Josef Ratzinger: vuoi che una volta su cento quel Francesco lì non si distragga?)