Fame, è emergenza
In un vecchio film – Luci della ribalta per essere precisi – il vagabondo Charlot diceva che la fame non ha scrupoli. Avremmo mai pensato che perfino nell’agiato e prospero Alto Adige potessero esserci così tante persone bisognose di aiuti alimentari? Eppure la povertà nella regione sembra essere in continuo aumento, complice la perdita del posto di lavoro, le spese insostenibili, la cosiddetta minacciosa “fine del mese”, a cui sempre più difficilmente si riesce ad arrivare dignitosamente.
Oltre 7.600 sono le persone assistite a Bolzano da varie associazioni, 41 in tutto, che fanno capo al Banco alimentare e che hanno aderito a “FoodNetBz”, fondata dallo stesso Banco, da Caritas, Santo Stefano, San Vincenzo e Volontarius. La rete, che opera nell’ambito del sostegno alimentare, agirà concretamente attraverso l’ottimizzazione e la distribuzione degli alimenti destinati a chi ne ha più bisogno. Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo network umanitario Luca Merlino, vicepresidente del Banco Alimentare, ha dichiarato essenziale unire le proprie forze e ha auspicato anche in un aiuto parallelo dell’ente pubblico, delle aziende e dei cittadini, risorse preziose per far fronte all’emergenza.
Oltre 960.000 sono i chili di alimenti distribuiti alle 139 associazioni no-profit nel 2013 - 402.000 solo dal Banco alimentare (per un valore di circa un 1.600.000 euro) che hanno sfamato oltre 18.000 persone in tutta la regione -, recuperati per lo più fra le eccedenze delle aziende agroalimentari locali, dai supermercati (specie i prodotti a breve scadenza), dalle donazioni nell’ambito della giornata della Colletta alimentare, dai ristoranti attraverso il Servizio Siticibo e dai prodotti messi a disposizione dall’UE.
Sono dati notevoli! Ma forse
Sono dati notevoli! Ma forse è proprio perchè il Sudtirolo è così prosperoso che ci sono tante persone da sfamare? Qui molti vivono ancora nel benessere ed è bello che attraverso queste iniziative possono aiutare chi soffre la fame. Ma sono sicura che con analisi più approfondite risulterebbe che neanche un quarto di queste persone è della nostra provincia. Ma visto che abbiamo ancora da dare vengono persone da posti dove non ricevono niente. Secondo me quindi è proprio perchè siamo prosperosi che abbiamo tanti da sfamare.
In reply to Sono dati notevoli! Ma forse by Susanne Wachter
In effetti il punto merita
In effetti il punto merita una riflessione. È un bene che organizzazioni ed associazioni di volontariato aiutino i più bisognosi, in casi di emergenza o per un numero controllabile di persone lo trovo giusto e chi fa del bene va appoggiato. Però ad un certo punto dovrebbero intervenire anche le istituzioni con un piano ponderato ed i mezzi appropriati per reinserire le persone nella società... In questi casi è possibile dare la precedenza a qualcuno senza essere rimproverati di razzismo?
In reply to In effetti il punto merita by Mensch Ärgerdi…
Ci sono le organizzazioni che
Ci sono le organizzazioni che cercano di reinserire le persone bisognose, ma a quanto mi dice un dipendente di una di queste - volontarius onlus - ci sono molti finti cosidetti "senza tetto" che hanno scelto volutamente questa professione del mendicante e non vogliono essere reinseriti e hannno scelto il Sudtirolo come nuova "residenza"...