LE DUE VITE
Le due vite sono quelle di Cicci che prostituta prima, irreprensibile signora poi, riflette sulla sua condizione passata e presente.
Cicci è una bambina nelle campagne cremonesi negli anni ’20 del Novecento.
Fin dall’adolescenza è insidiata dalle attenzioni erotiche di uomini e donne, approda fatalmente alla prostituzione per poi conoscere l’amore, le atrocità della guerra e il ritorno al paese d’origine, moglie e madre rispettata e afflitta dalle responsabilità quotidiane. Uno sguardo a ritroso il suo, vivace, coraggioso e implacabile, pervaso dalla forza morale di chi è abituato a confrontarsi con le conseguenze di ogni scelta. Johanna Porcheddu è l’interprete di questa narrazione in prima persona, la cui voce è il quarto strumento di una partitura che impegna un trio d’archi formato da violino, violoncello e contrabbasso. In bilico tra memorie popolari e straniamento.
Autobiografie della leggera è un libro importante in cui Montaldi, intelligente interprete del cambiamento sociale del dopoguerra, raccolse i memoriali di cinque marginali del Cremonese. Persone ascrivibili alla cosiddetta “Leggera”, termine che designa, in molti dialetti del nord Italia, una dimensione sociale ed esistenziale a cavallo tra piccola criminalità e precarietà lavorativa.
La narrazione di sé, delle proprie esperienze di vita, si fa in queste memorie, coscientemente atto letterario, epico. Ed è proprio questa singolare epica di vita che costituisce il punto di partenza dell’operazione musicale-teatrale di “Le due vite”. Costruito in forma di melologo e cioè di composizione musicale in cui il testo viene rigorosamente integrato nella partitura prevedendone tempi e modi di esecuzione, lo spettacolo è andato in scena la prima volta nel 2007 e viene oggi riallestito con una nuova regia.
Per il pubblico meranese sarà anche l’occasione di assistere a uno spettacolo in un luogo inconsueto e interessante: l’atelier del grafico Holger Mertz.
Melologo di Marcello Fera da: "Autobiografie della leggera" di D. Montaldi (Einaudi 1961)
Johanna Porcheddu - attrice
Trio Conductus:
Nathan Chizzali – violoncello
Marcello Fera – violino
Silvio Gabardi – contrabbasso
in collaborazione con ES Projects