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Alberi in città abbattuti? "Necessario"

Si solleva la polemica sull'abbattimento di due alberi in Viale Venezia a Bolzano. Fortini: "Una volta ogni 3 anni venivano potati". La replica di Rabini: "Sono tutti monitorati, ma alle volte l'abbattimento è l'unica soluzione".
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Foto: Comune di Bolzano
  • Anche questa estate si torna a parlare di alberi. Ad alzare il polverone, questa volta, non è la presenza del bostrico, delle raffiche di vento o della siccità, ma un post su Facebook dell’ex Consigliera comunale del Movimento 5 stelle, Maria Teresa Fortini. Al centro della polemica ci sono gli alberi di viale Venezia, una zona molto sensibile già nota ai responsabili delle alberature del Comune. Fortini si chiede: “Perché lasciare i rami secchi e pericolosi? Ogni tre anni questo meraviglioso viale alberato veniva potato. Avete deciso di lasciarli morire di muffe o di farli cadere addosso a qualcuno?”. E, rivolgendosi direttamente all’assessora comunale dei Verdi Chiara Rabini, Fortini scrive: “Come mai ha dato ordine di abbattere due piante?”.

    Non sono passate neppure 24 ore che, immediatamente, l’assessora verde ha voluto rispondere a questa interrogazione “extra consiliare” attraverso una nota. 

    "La Giardineria comunale di Bolzano – scrive Rabini - gestisce circa 12.600 alberi distribuiti tra parchi, cortili delle scuole, strade e piazze. Tutte le piante sono censite in un apposito catasto e vengono regolarmente controllate in base ad uno scadenziario dettato dal loro stato di salute. Alcune vengono controllate ogni 3-5 anni, altre anche ogni 6 mesi. A seconda delle esigenze, vengono incaricati professionisti esterni (dottori agronomi o forestali) che eseguono controlli più approfonditi, anche con strumentazioni quali il dendrodensimetro o il tomografo”.

  • Viale Venezia: per il Comune si è reso purtroppo necessario sostituire due piante irrimediabilmente compromesse con altrettanti nuovi arbusti che saranno messi a dimora in autunno. Foto: Fortini/Facebook
  • Per il Comune, in viale Venezia “si è reso purtroppo necessario sostituire due piante irrimediabilmente compromesse con altrettanti nuovi arbusti che saranno messi a dimora non appena possibile, ovvero in autunno”. E sulle critiche dell’operazione, Rabini replica: Alle volte, purtroppo, l'abbattimento risulta essere l'unica soluzione per mantenere strade e parchi sicuri da eventuali danni causati da alberi malati, feriti o troppo vetusti. Questi alberi, se abbattuti, vengono sostituiti con nuove piante messe a dimora protette da pali tutori e, dove serve, anche da archetti in metallo. Nel primo periodo vegetativo (2-3 anni) servono ‘cure’ ed attenzioni particolari, prima di poter considerare tali piante completamente indipendenti".

    L’argomento, in realtà, è ancora più interessante. Come spiegava a luglio 2023 l’ingegnere Marco Ferrarin, responsabile alberature del Comune: “Ogni anno serve trovare una pianta che sia in grado di reggere a condizioni sempre più estreme ma che, allo stesso tempo, sia utile alla città. Mi spiego: un albero molto resistente come il ginkgo biloba è in grado di sopravvivere, ma non fornisce molta ombra. Viceversa, alcuni grandi alberi perdono troppe foglie o hanno i frutti che cadono, e dunque non vanno bene per il suolo cittadino. Una pianta come l’ulivo è ottima per l’estate, perché resiste ad alte temperature, ma poi l’inverno soffre a causa delle gelate. A sommarsi a tutto questo c’è l’andamento del mercato, che non garantisce sempre la disponibilità di determinate piante”.

    In ogni caso, "i controlli - conclude Rabini - proseguiranno in base al calendario già stabilito".