Cile: forte terremoto e tsunami

La forte scossa (8.2 gradi di magnitudo) ha avuto luogo alle 20.45 ora del Cile, le 2 di notte in Italia.
Ad essere colpita è stata la zona settentrionale del paese e subito è stato diramato un allerta tsunami che ha interessato l'intera costa occidentale latinoamericana.
La popolazione residente nelle zone costiere si è riversata in massa verso le zone interne del paese per mettersi in salvo e si sono registrati intasamenti nel traffico anche per via di una serie di frane e smottamenti causati dal sisma.
Localmente il terremoto ha provocato interruzioni di corrente ed incendi che hanno contribuito a mettere in apprensione la popolazione.
Il terremoto ha avuto l'ipocentro 95 km a nordovest di Iquique, capoluogo della reghione di Tarapacà e principale porto del Cile per l'esportazione mineraria dove alcune case cono crollate ed ha subito danni anche l'aeroporto.
La presidente del Cile Michelle Bachelet ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le regioni settentrionali del paese, colpite da sisma e tsunami.
Il fortissimo sisma di ieri 1 aprile 2014 è stato preceduto da una sorta di preavviso.
Nelle ultime due settimane nel nord del Paese si erano registrate centinaia di scosse. La prima, il 16 marzo, aveva indotto oltre 10.000 persone ad abbandonare temporaneamente le loro case.
Lo scrittore cileno Luis Sepulveda dalla sua pagina facebook tiene informati sulla situazione tutti cileni sparsi per il mondo.
Ha anche invitato i suoi connazionali a mantenere la calma ed a comunicare con i telefoni solo utilizzando gli sms, per non intasare le linee messe a dura prova dal sisma e dall'emergenza in corso.
Nel corso della notte Sepulveda ha anche pubblicato un bollettino parziale delle località dove l'atteso tsunami si era già fatto vedere.
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