Wirtschaft | Bolzano

Le nuove mani sulla città

Passerella bolzanina per Christoph Schoeller, neo-proprietario del Waltherpark. L'industriale tedesco: “Hager resterà alla guida. Sul Virgolo ragioneremo con attenzione”.
Schoeller
Foto: Seehauserfoto
  • “Non c’è motivo di parlare di Benko. Le incertezze che avevamo non ci sono più e ora è certo che il Waltherpark verrà completato”: il commercialista e già plenipotenziario di SIGNA Italia Heinz Peter Hager accoglie a braccia aperte “l’uomo nuovo” dietro al grande centro commerciale in costruzione a Bolzano. Perché se René Benko è il passato, il futuro si chiama Christoph Schoeller, l’industriale bavarese a sua volta finanziatore e creditore di Benko, nonché cliente dello studio professionale di Hager.

    Da una settimana Schoeller Group ha acquistato dall’insolvente SIGNA le società Waltherpark e VivaVirgolo — proprietaria dei terreni sulla collina che sovrasta il capoluogo altoatesino — nonché l’Hotel Bauer di Venezia. “È un giorno speciale, possiamo dare il benvenuto a Schoeller e consegnargli il nostro caschetto” esordisce Hager passando il casco da cantiere a Schoeller — e rimarcando come “l’accordo firmato a Vienna garantirà affidabilità, solidità e continuità al progetto Waltherpark”. “Avremmo finito il cantiere anche senza” precisa poi, “ma sarebbe stato molto più impegnativo. Con alle spalle un gruppo imprenditoriale di grande tradizione, il quale condivide i valori che abbiamo in Alto Adige, potremmo procedere ancora più determinati”.

  • Foto: SALTO
  • Nel corso della due giorni altoatesina, Christoph Schoeller ha incontrato il sindaco Renzo Caramaschi, il vice Stephan Konder, il Landeshauptmann Arno Kompatscher, l’assessore provinciale all’urbanistica Peter Brunner, quello a turismo e agricoltura Luis Walcher e nei prossimi mesi incontrerà gli assessori Bianchi e Galateo. “Sono felice di essere qui in Alto Adige, vengo in Italia da molti anni e sono felice di poter lavorare a questo nuovo progetto”, sottolinea Schoeller prima di ripercorrere le radici familiari: “Veniamo da Monaco e siamo poco conosciuti, ma da 500 anni siamo una famiglia industriale ben organizzata e con valori tradizionali. Cosa ci unisce a Bolzano? Non l’ho visitata così spesso, le Dolomiti le conosco meglio, oltre alla tradizione del Törggelen… ho parenti che posseggono il castello di Cornedo, anche a livello di affari abbiamo realizzato qualcosa: molte casse di mele qui portano la nostra firma”.

  • Foto: Seehauserfoto
  • Schoeller Group è attiva nel settore degli imballaggi e nella logistica, ma anche nel real estate: “Ho scoperto che la città di Erlangen è gemellata con Bolzano. Proprio a Erlangen siamo attivi con un investimento nel settore immobiliare, una trasformazione urbana con hotel e abitazioni — anche se meno grande del Waltherpark. A volte le coincidenze accadono”. Per Schoeller il Waltherparkè un’aggiunta, non un concorrente, verranno creati posti di lavoro”. “La situazione di SIGNA era nota”, spiega poi l’industriale tedesco illustrando le ragioni dell’acquisizione, “SIGNA ha comunicato che voleva cedere il proprio patrimonio immobiliare e abbiamo ritenuto questo progetto tra i più interessanti. Si tratta d’un investimento a lungo termine”.

  • Bolzano, avanti tutta?

    Hager continuerà a guidare le società bolzanine Waltherpark e VivaVirgolo, conferma Schoeller: “Gli affari sono importanti, ma la fiducia lo è ancora di più, e grazie ad essa è stata possibile questa transazione. Ringrazio Heinz e il suo team. Non c’è nessuna ragione di cambiare, per noi è importante che lui porti a termine questo progetto con entusiasmo, amore, capacità organizzative. Baviera e Sudtirolo sono molto vicine”.

  • Foto: SALTO
  • Insomma, avanti tutta come prima e più di prima, con l'obiettivo d'inaugurare il centro commerciale nella primavera 2025. E il Virgolo? “È assolutamente prematuro dare una risposta, ci prenderemo del tempo”, frena Schoeller, “ma in questi due giorni abbiamo già capito qual è il segnale della città. Metà della conversazione con sindaco e vicesindaco hanno interessato il Virgolo: abbiamo preso atto che è un luogo molto sensibile e da rispettare, un Sehnsuchtsplatz di particolare rilevanza per i bolzanini. Per un suo sviluppo adeguato dovremmo confrontarci tra noi nella seconda metà dell’anno. Ci lavoreremo con attenzione e badando alle sensibilità della cittadinanza, trovando una buona soluzione per la città”. L'imprenditore bavarese visiterà oggi per la prima volta la collina. 

  • (da sx) Il sindaco Caramaschi, Schoeller, Hager, il vicesindaco Konder: la prima stretta di mano. Foto: SALTO
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    “Il Virgolo? Non posso dare una risposta ora. Prenderemo molto seriamente il segnale della città, per i bolzanini è un Sehnsuchtsplatz”. 

     

    Intanto guarda già oltre Heinz Peter Hager, attivo su altri fronti nella città capoluogo. L’auspicio è che Schoeller, una volta messo piede a Bolzano, entri in ulteriori operazioni immobiliari: “Questa partnership non finirà con il Virgolo, vorrò invitarlo altre volte…”. Il quartiere Ponte Roma? “Vediamo, di sicuro c’è un importante investitore per altre iniziative”, sorride il commercialista, che brinda al nuovo proprietario del “suo” Waltherpark: “Perché nella vita un po’ di fortuna ci vuole”.

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Massimo Mollica Fr., 03.05.2024 - 14:39

Con tutto il rispetto possibile credo che il titolo "Le nuove mani sulla città " sia inappropriato. E il motivo è talmente lapalissiano che non vi sia bisogno di scrivere chi davvero ha le mani su questa città. Però fa capire come questa testata, e molti assidui lettori, abbiano preso una posizione, sin da subito, radicata, e che io definisco "puro talebana" su questa vicenda. E quanto tempo, fiumi di parole si siano spesi contro! Per le 2 anime morte all'addiaccio a Bolzano Bozen in questi anni non sono state spese così tante parole, tempo ed energia. Una vera e propria (immotivata) guerra di religione che univa ambienti tra i più distanti tra loro contro il nemico comune.
Ora è rimasta aperta la questione del Virgolo, che diciamolo a chiare lettere non è "un luogo molto sensibile e da rispettare" come scritto in questo articolo. Semplicemente perché è stato bellamente ignorato ed è diventato luogo di disperati e drogati. Riemerge ancora oggi la lotta contro il privato e si chiede addirittura al comune di spendere soldi per riacquistarlo e riammodernarlo. Senza spiegare però perché bisognerebbe sottrarre tanti soldi nei servizi per un luogo che molto probabilmente rischierebbe di ricadere in abbandono alla mercè di spaccio e disperati.
E questa è la metafora di una parte del mondo occidentale che vive in proprie radicate convinzioni, poco incline al confronto e legata a stereotipi di un’epoca fatta di ideologie. Ma che nei fatti vivono come me, consumando le stesse cose che consumo io

Fr., 03.05.2024 - 14:39 Permalink
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Valentino Liberto Fr., 03.05.2024 - 16:03

Antwort auf von Massimo Mollica

"Un luogo molto sensibile e da rispettare" non sono parole nostre, bensì del nuovo proprietario del Virgolo, Christoph Schoeller. Che attraverso il suo gruppo imprenditoriale avrà in mano un'intera collina e, attraverso il Waltherpark, una fetta consistente del centro storico a due passi dal duomo e dall'areale ferroviario. In questo non c'è alcun giudizio di valore, ma un dato di fatto, un'informazione della quale i lettori - lei compreso - possono fare l'uso che ritengono più opportuno.

Fr., 03.05.2024 - 16:03 Permalink
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Massimo Mollica Fr., 03.05.2024 - 22:33

Antwort auf von Valentino Liberto

Sig. Liberto lo so benissimo che erano parole del nuovo proprietario, ma comunque appartengono a uno storytelling che non corrisponde alla realtà. In merito all' "intera collina ", che attualmente vale zero perché vissuta zero, e alla presunta " fetta consistente del centro storico" non perdo nemmeno un istante a controbattere, semplicemente perché,riferendomi a chi davvero e realmente ha le mani sulla mia città, se dovessi fare la lista impiegherei rroppo tempo e farei un torto per ovvietà a chi mi legge.

Fr., 03.05.2024 - 22:33 Permalink
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Andres Pietkiewicz Fr., 03.05.2024 - 16:03

Antwort auf von Massimo Mollica

Consumando le stesse cose che consumo io non è una frase che concluda bene il suo pensiero se la lascia aperta...ma aldilà delle battute, la domanda che si fanno le persone di strada è: ma tutta quella parte di Bolzano ora a chi appartiene? Chi controlla cosa ne faranno e fino a dove possono fare è disfare nella nostra città? E chi è il vero responsabile di tutto ciò? Personalmente non sono in grado di dare un giudizio su questa fosca faccenda, ma gradirei avere informazioni corrette e veritiere.
Ci aspettiamo chiarezza dalla politica.

Fr., 03.05.2024 - 16:03 Permalink
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Massimo Mollica Fr., 03.05.2024 - 22:47

Antwort auf von Andres Pietkiewicz

Gentile Sig. Pietkiewicz, la frase in oggetto vuole sottolineare, in modo stravagante, il fatto che viviamo, volenti o nolenti in una società consumistica, dove grazie ai consumi si crea economia, la quale permette di avere servizi e appunto stupendi. Volendo fare un esempio concreto e banale di redattori di Salto non vivono di baratto ma bensì di sponsor e donazioni. Questo fa parte dell' economia! In merito alla domanda che si pone non capisco a quale parte esattamente si riferisce, perché qui è tutto chiaro e alla luce del sole. Esistono vari soggetti che hanno molti immobili sulla città, tra questi i nuovi proprietari del futuro Waltherpark, che però sono tra i più piccoli e sicuramente meno influenti, anche perché il loro core business sarà sicuramente altro. La politica dovrebbe dirmi semmai perché a Bolzano Bozen il prezzo delle case è altissimo, così
come gli affitti, ed è difficile creare una famiglia ma anche poter semplicemente lavorare. Il Virgolo e quello che ne vorranno fare non è di certo un problema.
Concludendo grazie al Waltherpark si creeranno nuovi posti di lavoro, nuove persone potranno lavorare, guadagnare uno stipendio e magari diventare futuri lettori e contruibuitori di SALTO.

Fr., 03.05.2024 - 22:47 Permalink
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Christian I Fr., 03.05.2024 - 21:34

Antwort auf von Massimo Mollica

"Luogo di disperati e drogati..." È sicuro di parlare del Virgolo o si è confuso con altre parti della città? Io sul Virgolo ci vado spesso e fin ora abbiamo incontrato solo famiglie che fanno pic nic domenicale e gente che si mette in santa pace al sole. Purtroppo c'è che fatica a portare via la monezza... cosa anche questa che caratterizza un po' tutta la città.

Fr., 03.05.2024 - 21:34 Permalink
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Christian I So., 05.05.2024 - 20:14

Antwort auf von Massimo Mollica

Approccio interessante. Io ci vedo una collina dove la Natura può ancora essere Natura, dove l'homo sapiens ha fin'ora tenuto le mani abbastanza lontano e dove la sera ci siamo goduti dei tramonti spettacolari in santissimissima Pace! Lei ci vede delle macerie (che ci sono, assolutamente, ma rappresentano una piccolissima parte della collina). La famosa filosofia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto...
Ad ogni modo spero siano i Bolzanini a decidere il destino della loro collina, e non i soliti amici degli amici. Io posti vicino a casa mia dove godermi la santissima Pace e la Natura incontaminata per fortuna ne ho parecchi.

So., 05.05.2024 - 20:14 Permalink
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Manfred Klotz Sa., 04.05.2024 - 07:08

Antwort auf von Christian I

Conosco il Virgolo come le mie tasche, ma sinceramente, da decenni è messo peggio di come fu oltre 100 anni fa. Il motivo è l'assoluta inattività dell'Amministrazione comunale. Se le istituzioni pubbliche non riescono a rendere il Virgolo un luogo apprezzato, forse l'iniziativa privata ci riesce.
Tuttavia le mani sulla città le tengono ben altri e non vengono dalla Germania.

Sa., 04.05.2024 - 07:08 Permalink
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Josef Fulterer Sa., 04.05.2024 - 06:50

Der Hager hat einen Investor gefunden, der ihn vor der peinlichen BENCO-Pleite erlöst hat.
Aber auch die Gebrüder Schoeller erwarten, dass die Bevölkerung für diesen in die Bozner Altstadt hinein-geklotzten Kisten und für allfällige Wunderdinge auf dem Virgl -b e z a h l t!!!

Sa., 04.05.2024 - 06:50 Permalink
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Salto User
Andres Pietkiewicz Sa., 04.05.2024 - 07:11

Grazie Sr. Mollica, anche la mia risposta era sarcastica e sono d'accordo con lei sulla sua analisi. Mi permetto di aggiungere che in questa città, anzi, in questa provincia, sono troppi anni che la politica vive come vivono i nostalgici aristocratici, svendendo i beni per mantenersi saldi nel proprio mondo. La viabilità è praticamente rimasta al 1970 e sono aumentati soltanto gli alberghi, i b&b e le piste da sci, cioè stanno svendendo la nostra ricchezza naturale. Parlare di Università e lavoro è pura propaganda elettorale. Non vi sono alloggi per accogliere studenti e lavoratori. E proporre ai lavoratori di essere accolti in un lager come l'ex emergenza freddo in una zona industriale è un insulto alla dignità umana e a ciò che dovrebbe garantire la Costituzione Italiana. Occorre un coraggioso piano di sviluppo immobiliare, la cessione delle caserme che occupano il centro per la costruzione di nuovi quartieri ad edilizia popolare, allargarela zona a traffico limitato e a Bolzano, ma anche in tutti i centri maggiori, determinare rigorose aree pedonali. Mettere un limite alle scorribande di tour di macchine, moto e camper sulle montagne che dovrebbero essere patrimonio dell'umanità .Ci troviamo invece una politica, appunto aristocratica, che vive di meleti, vigneti, masi e turisti, basta foraggiare queste categorie per avere i voti necessari a governare. Ci vuole coraggio, dal basso e dall'alto per cambiare le cose. Ci vuole il coraggio dei giovani, e forse è per paura di ciò che per i giovani non si fa nulla e li si costringe ad emigrare. Così, noi vecchi aristocratici possiamo svendere gli ultimi angoli del glorioso Sudtirol a stranieri danarosi e garantirci il benessere di questi ultimi anni che ci rimangono da vivere. L'egoismo che alimenta il consumismo e viceversa.

Sa., 04.05.2024 - 07:11 Permalink
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Salto User
Margot Wittig Sa., 04.05.2024 - 19:50

abbiamo inviato ieri questa nostra lettera aperta al sindaco e agli assessori competenti:

Offener Brief an den Bürgermeister und die zuständigen Stadträte von Bozen
Sehr geehrter Herr Bürgermeister, sehr geehrte Stadträte,
Nachdem der Massenverwalter dem Kaufvorhaben zwischen Signa Prime und der Gruppe Schöller für die Projekte Kaufhaus Bozen, Viva Virgolo und Hotel Bauer Venedig zugestimmt hat, fordern wir als Bürger*innen von Bozen (Stadtlabor lab:bz) die Gemeinde Bozen auf, die Gründe auf dem Virgl selbst aus dem Konkurs herauszukaufen, um endlich die stadtnahe “Erholungszone” verwirklichen zu können, wie sie bereits vor Jahren vorgeschlagen worden war und nun auch im Grünplan der Gemeinde wieder vorgesehen wurde.
Verwunderlich dass die Medien nun wieder vom Projekt “Viva Virgolo” mit Seilbahn und Museumsquartier sprechen! Wurde dem kaufwilligen Schöller vielleicht das alte Projekt vorgestellt und zum Kauf angeboten, ohne mitzuteilen, dass die Dienststellenkonferenz, Land und Gemeinde dieses Projekt am Hausberg bereits abgelehnt haben und eine neue passende Location für das Archäologiemuseum gefunden haben?
Wir bitten den Bürgermeister und die zuständigen Stadträte, uns Bürgern und Steuerzahlern dazu schnellstens klare Informationen zu geben und sich um eine neue nachhaltige Entwicklung der Stadt Bozen zu bemühen.
Es ist Zeit, dass die Stadt Bozen die Stadtplanung selbst in die Hand nimmt und klare Ziele vorgibt…
Lab:bz_Stadtlabor Bozen

Lettera aperta al sindaco e ai consiglieri comunali di Bolzano
Egregio Sindaco, Signori Consiglieri,
a seguito dell'approvazione da parte dell'amministratore di massa della proposta di acquisto tra Signa Prime e il Gruppo Schöller che comprende i progetti Kaufhaus Bozen, Viva Virgolo e Hotel Bauer di Venezia, noi come cittadini di Bolzano (laboratorio urbano Bolzano lab:bz) chiediamo al Comune di Bolzano di acquistare il terreno sul Virgolo per poter finalmente realizzare la "zona ricreativa" come proposto anni fa e ora nuovamente previsto anche dal piano Verde del Comune.
È sorprendente che i media tornino a parlare del progetto "Viva Virgolo" con funivia e struttura museale! È forse stato presentato a Schöller il vecchio progetto, senza informarlo che la Conferenza dei Servizi, la Provincia e il Comune avevano già respinto questo progetto sulla nostra collina e che è già stato trovato un nuovo luogo adatto per il museo archeologico?
Chiediamo al sindaco e agli assessori competenti di fornire al più presto informazioni chiare a noi cittadini/contribuenti e di impegnarsi a trovare uno sviluppo sostenibile per la città di Bolzano.
È ora che ll Comune di Bolzano prenda in mano la pianificazione urbana e si ponga obiettivi chiari...
Laboratorio:bz_Stadtlabor Bozen

Sa., 04.05.2024 - 19:50 Permalink
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Profil für Benutzer Manfred Klotz
Manfred Klotz So., 05.05.2024 - 07:23

Antwort auf von Margot Wittig

Die Stadtgemeinde Bozen hat nicht die nötigen Mittel, um wirklich wichtige Projekte umzusetzen, dann sollte Sie den Virgl kaufen? Der dann wieder 30 Jahre brach liegt? Das wäre schlecht investiertes Geld.
Wenn das Lab:bz_Stadtlabor Bozen sicher ist, dass die Bevölkerung dahinter stehen würde, dann könnte es ja versuchen die Privatinitiative dafür zu begeistern.

So., 05.05.2024 - 07:23 Permalink