Umwelt | Ladinia

“Chiudere i passi è l'unica soluzione”

Appello delle organizzazioni alpinistiche ladine (Lia da Munt, Lia da Mont, AVS, CAI, SAT) per la chiusura estiva dei passi dolomitici al traffico privato: “Il pedaggio non basta”.
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Foto: Judith Egger/AVS
  • Ora basta, il limite è stato superato”: i rappresentanti delle sezioni AVS, CAI e SAT di Val Badia, Val Gardena, Fodom e Val di Fassa sono unanimi nel chiedere d’intervenire contro la congestione del traffico intorno ai passi dolomitici, in particolare sul Passo Sella. “Il traffico sui passi ha ormai raggiunto livelli insostenibili nei mesi estivi, l’afflusso di macchine, auto sportive e moto è dannoso sia per la qualità della vita degli abitanti sia per i turisti — scrivono le organizzazioni alpine e ambientaliste in un comunicato congiunto — la chiusura temporanea delle strade al trasporto privato in estate è la soluzione più sensata”.

    L’alpinismo ladino ritiene che il solo pedaggio — proposto da associazioni turistiche e categorie economiche — non abbia molto senso: “Chi può permettersi una Porsche non sarà scoraggiato dal pedaggio”, sostiene Norbert Frenademez del CAI Val Badia.

  • Meno auto, più autobus

    La “Lia da Munt” (AVS Ladinia e CAI Val Badia), “Lia da Mont” (AVS e CAI della Val Gardena), CAI-SAT Alta Val di Fassa e CAI Livinallongo-Colle Santa Lucia, che rappresentano complessivamente 3.700 appassionati di montagna, chiedono perciò misure concrete contro la congestione del traffico. In primis la chiusura al traffico motorizzato dalle 9 alle 16, con l’esenzione per abitanti, commercianti e trasporti pubblici. “Le infrastrutture di trasporto alternative, come le funivie, sono già sufficientemente disponibili nelle valli dolomitiche”, spiegano le sezioni locali dei club alpini, mentre sarebbe necessario “aumentare la frequenza dei degli autobus e, soprattutto, creare un servizio inter-provinciale” come quella sperimentata per un breve periodo al Passo del Sella, poi cancellata. “Anche le strade di collegamento ai passi sono sovraccariche”, aggiunge Davide Schuen della Lia da Munt.

    Azioni come la protesta ciclistica promossa a Passo Gardena dalla Lia per Natura y Usanzes (ma vietata dal Questore di Bolzano) “dimostrano che la popolazione locale ne ha abbastanza del caos da traffico”, nonché delle “auto e moto sportive che utilizzano le strade panoramiche come piste da corsa private” con il maggiore inquinamento acustico e da gas di scarico causato da questi veicoli.  “Da oltre 20 anni chiediamo una soluzione al problema del traffico sui passi dolomitici”, denuncia il presidente dell'AVS Georg Simeoni, attaccando l’amministrazione provinciale che “si è nascosta dietro la mancanza di competenze, di personale e di collaborazione con le province limitrofe”.

Für die Grödnerjochstr. – die ist in Landeskompetenz da sie keine Provinzgrenzen überschreitet – bräuchte man nur die Lösung für die Seiser Alm als Blaupause verwenden: Sperrung für Privatautos zw. 9:00 und 17:00 Uhr und Sondergenehmigungen für die wenigen Berechtigten.
Wozu hat man die Einfahrt in das Gadertal bzw. die ganzen Tunnels gebaut, wenn dann trotzdem alle über das Grödner Joch fahren dürfen?
Bis auf den Souvenierverkäufer auf dem Joch würden ALLE von den vielen zusätzlichen Radfahrern und Wanderern profitieren, die Umwelt und die Grödner Dörfer würden massiv vom Autoverkehr entlastet.

Di., 03.09.2024 - 17:36 Permalink