Chi difende i negozi di vicinato?

Non è andata a buon fine l’iniziativa del consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Paul Köllensperger in favore dei negozi di vicinato. Un commercio messo in pericolo non solo dalle liberalizzazioni imposte dall’allora governo Monti ma anche dalla crisi economica e dallo sviluppo dell’e-commerce, motivo per cui in diverse occasioni gli esercenti del quartiere si sono organizzati con il supporto dei cosiddetti centri commerciali naturali, come a Bolzano il “FourYou” e l’“InCorso”, che hanno riscosso un certo successo fra la cittadinanza. Proprio per tutelare e sostenere il commercio di prossimità l’esponente dei pentastellati aveva presentato ieri (3 marzo) una mozione in cui chiedeva alla giunta di ripristinare i criteri di applicazione, già approvati con la delibera n. 973 del 24 giugno 2013, per risovvenzionare i centri commerciali naturali (che hanno subito un taglio dei finanziamenti del 30%), e di attivare i competenti uffici per regolamentare lo svolgimento dei mercatini delle pulci sul territorio provinciale.
Nel merito Köllensperger aveva segnalato che ai mercatini ci sono spesso abusi, come la ricettazione di merce rubata o la partecipazione di veri e propri commercianti. “Nel vicino Trentino - si legge nel testo della mozione - si è recentemente provveduto a regolamentare la materia e un regolamento è stato emesso anche dal Comune di Bolzano. Nella normativa trentina si è ad esempio prevista una riserva per gli hobbysti locali, ponendo quindi un limite al pendolarismo di soggetti provenienti da fuori provincia e che hanno esaurito il numero delle manifestazioni stabilito dalle loro regioni di provenienza. Si è inoltre prevista l’introduzione di un tesserino identificativo”.
A favore della mozione si era espresso il consigliere del gruppo Verde Riccardo Dello Sbarba secondo cui il commercio è di fronte a una rivoluzione, che non arriva solo dalla liberalizzazione promossa da Roma ma anche dal 55-quinquies della legge urbanistica provinciale, motivo per cui si rende necessario difendere i negozi di vicinato e le piccole attività di quartiere. Il documento è stato tuttavia respinto oggi dal consiglio con 14 sì, 14 no e 1 astensione (in caso di parità prevale il no). Nota a margine: Dieter Steger, consigliere della SVP, ha criticato Köllensperger per non aver accettato di rinviare ulteriormente la discussione al fine di attendere la presenza del presidente della Provincia Arno Kompatscher e ha quindi annunciato voto contrario in risposta a questa mancanza di sensibilità. E ancora: “Il comportamento di Köllensperger è inaccettabile. Il commercio di vicinato è un argomento che ci sta a cuore ed è sostanzialmente da appoggiare. Ma dal momento che l'argomento è di competenza di Arno Kompatscher (in quanto assessore all'economia, ndr) ed egli era assente per giustificabili motivi familiari (la nascita del suo settimo figlio, ndr) ci saremmo aspettati il rinvio di questa mozione in modo da consentire al Presidente di prendere posizione. Köllensperger purtroppo ha insistito sulla necessità di trattare oggi la sua mozione. Non voglio chiamarlo un affronto al presidente della giunta, anche se così pare”, così Steger.
“Posticipare sarebbe un segnale sbagliato”, ha replicato Köllensperger, ricordando che la questione è contenuta anche nel programma della giunta. “Il 'commerciante' Dieter Steger che vota contro portandosi dietro tutto il partito di cui è capogruppo; il Pd - ma i quartieri 'italiani' li frequentano? - che vota contro con Bizzo, mentre Tommasini si astiene. Si badi bene poi che in gioco c’era un cofinanziamento (i commercianti aprono il portafoglio per finanziare i progetti, non ricevono contributi a pioggia come altre categorie!) e che le cifre in discussione erano piuttosto modeste. Ma la maggioranza non ha ritenuto di venire incontro ai piccoli esercenti, ne prendiamo atto”, conclude l'alfiere dei 5 stelle.
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