"Totale assenza di progettualità"
“La vera notizia non è tanto la diversità di vedute nella Giunta comunale sugli alloggi in Zona produttiva e il connesso piano comunale di classificazione acustica, quanto piuttosto la evidente inesistenza di un serio programma comunale che affronti l’emergenza abitativa non più rinviabile, tranne che ai membri della maggioranza”. È quanto scrivono gli esponenti della lista Civica per Bolzano, Roberto Zanin, Gabriele Giovannetti, Claudio Della Ratta e Luca Crisafulli, in risposta al dibattito sulla casa in Zona industriale e su un’area vasta per Bolzano. “La proposta di realizzare alloggi in zona produttiva”, ricorda la Civica, “fu già avanzata, quale obiettivo strategico del Comune, dall’allora assessora Maria Chiara Pasquali (PD), che ne aveva subordinato la realizzazione ad una serie di interventi infrastrutturali per adeguare le condizioni di una zona che di per sé non si mostrava come adeguata all’uso residenziale - opere mai realizzate”.
“D’altra parte - proseguono - anche le motivazioni addotte dal Sindaco contro una simile proposta (ovvero ‘non tutti quelli che lavorano a Bolzano potranno avere una casa’) denotano totale assenza di progettualità e una stanchezza di pensiero che avrebbe come unico effetto quello di respingere dalla città tutti coloro che non possano permettersi di pagare una casa 5 o 6 mila euro al metro quadro. Cosa il Comune di Bolzano abbia intenzione di fare con quegli spazi ed edifici inutilizzati o con quel 60% di immobili occupati da una sola persona, non è dato sapere”. Secondo la Civica mancherebbe, infine, un progetto “per allargare davvero la città, tramutandola in una sorta di area estesa sovracomunale, dove i flussi di pendolari vengano gestiti con infrastrutture e mezzi adeguati”.
Il PUC detti la linea
La mancanza di progettualità impone così alle opposizioni responsabili, scrivono Zanin & co, “di offrire alla maggioranza proposte concrete”. Quali? “La proposta di mantenere in tutta la Zona la classe acustica appare fortemente restrittiva, considerata la mutevolezza del tessuto economico produttivo che in tale zona opera e che opererà nei prossimi anni”. In ogni caso, per i Civici, “dovrebbe essere il Piano Urbanistico Comunale (PUC, ora PCTP, Piano Comunale Territorio e Paesaggio) a dettare le linee e le conseguenti progettazioni in città, non certo il Piano Comunale di classificazione Acustica, che la maggioranza già tentò di modificare nel 2016 e 2018 senza successo”. La zona industriale “è la dimora principale delle nostre industrie e delle piccole e medie imprese da sempre, ed una trasformazione di una parte di questa in ‘zona mista’ con abitazioni, esercizi e altre diverse strutture (ed i conseguenti limiti dettati dalla loro presenza), andrebbe ben ponderata ed analizzata nel PCTP”.
La lista civica per Bolzano propone perciò “un compromesso accettabile (la legge prevede che non possa esservi più di una ‘classe’ di differenza tra zone limitrofe) che tuteli le esigenze produttive ove necessario, senza eccessiva rigidità nell’imporre classi acustiche troppo elevate ove non necessario (non tutte le aziende hanno analogo indice di rumorosità)” liberando ove possibile “spazio per altre opportunità, dato che un terzo di città dedicato all’industria pare forse nel 2023 eccessivo”, concludono Zanin, Giovannetti, Della Ratta e Crisafulli.
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