Live a Laives
salto.music: Edo, dopo qualche mese di nuovo sul palco nonostante le attuali complicazioni … sembra che suonare dal vivo per te sia essenziale… cioé, come ci hai detto in giugno, il contatto con il pubblico è essenziale per te come artista.
Edo Avi: Si, c'è stata una fase in cui non era così importante per me. Dedicavo tutte le mie energie alle scrittura e alla produzione dei brani. Oggi sento la necessità di uno scambio di emozioni col pubblico. Credo abbia anche a che fare con un ritrovato bisogno di socialità adesso che questa è in pericolo a causa della diffidenza e della paura che derivano dalla situazione pandemica.
salto.music: In estate hai partecipato alla “PERFAS Music Sessions 2021”. A distanza di qualche mese, come valuti questa esperienza?
Edo Avi: Non smetterò mai di ringraziare Perfas per questa opportunità. Ho sentito più volte il bisogno di registrare una sessione in acustico, 'chitarra e voce'. Questa dimensione però perde efficacia se non c'è il supporto dell' immagine, come dal vivo. Con le Perfas Session è arrivata questa magnifica occasione di registrare live con delle bellissime riprese video. Ho avuto anche la bellissima sensazione di fare parte di una scena musicale molto bella e viva. Credo che Perfas stia facendo un magnifico lavoro.
'Avere il polso' della società credo sia uno dei compiti peculiari di un artista.
salto.music: Abbiamo notato che stanno aumentando i gruppi e musicisti che scrivono testi e canzoni sull’attuale situazione, criticando anche la politica o cercando di “avvertire” la società. Tu stesso con “Non puoi” hai scritto una canzone riflettendo sull’importanza della libertà. Hai avuto feedback? O chiesto in un’altra maniera: Pensi che sia importante che i musicisti dicano la loro sul presente?
Edo Avi: 'Avere il polso' della società credo sia uno dei compiti peculiari di un artista. E' sempre bene che gli artisti tengano gli occhi aperti e siano pronti a criticare la società, quando necessario. 'Non puoi' la scrissi in realtà dopo aver visto un fim sulla vicenda di Cucchi. Subito dopo è arrivata la pandemia e la canzone ha offerto nuovi spunti riflessivi. Non ha comunque nulla a che vedere, in senso stretto, con le attuali limitazioni per il contenimento della pandemia. Sono favorevole al vaccino e a tutte quelle misure precauzionali che possono farci uscire presto da questa terribile situazione.
salto.music: Per il tuo concerto questo sabato a Pineta di Laives ti presenterai con un nuovo gruppo, non più quello di giugno scorso e questa volta hai reclutato quattro musicisti abbastanza conosciuti. Parlaci un po’ di questo reclutamento, perchè per esempio Roberto Zecchinelli (basso) e Leonhardt Kinzel (tastiere) appartengono a due “giri” abbastanza diversi.
Edo Avi: Quando scelgo i musicisti i primi criteri che cerco di soddisfare sono le capacità tecniche, la serietà, l'affidabilità. Se provengono da altri generi musicali non è così importante, tranne che per il chitarrista che preferisco si muova nell'ambito del mio stile musicale.
salto.music: Avete fatto le prove per elaborare le canzoni o scambiare partiture/accordi via mail, arrangiandole ad hoc per il concerto?
Edo Avi: Fortunatamente posso fare affidamento sulla produzione solida dei miei brani pubblicati su cd. Quindi solitamente chiedo ai musicisti di riprodurre gli stessi arrangiamenti. Nei limiti del possibile, perché sul cd ci sono spesso delle sovraincisioni. I brani vengono sempre un po' diversi e durante le prove abbiamo fatto anche alcune modifiche alla struttura di un paio di canzoni per renderle più accattivanti nei live.
salto.music: Sabato farai il concerto a Pineta di Laives. Ci puoi dire qualche cosa su quello che verrà dopo?
Edo Avi: Comincerò a lavorare alla produzione del nuovo singolo. A Marzo poi ho un concerto al Carambolage al quale tengo molto e durante il quale mi esibirò in versione 'chitarra e voce', vista la giusta atmosfera che offre questo piccolo Teatro.
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