Kultur | A CASTEL MARECCIO

Tela di Putz battuta a 110 mila euro

Il quadro del pittore meranese se l'è aggiudicato una Fondazione d'arte germanica. Venerdì un acquerello di Crali venduto a 40.000 euro.
Quadro di Leo Putz
Foto: Bozner Kunstauktionen

Aggiudicato per 110 mila euro (più i diritti) il Leo Putz messo all'asta da Bozner Kunstauktionen sabato pomeriggio (4 dicembre) a Castel Mareccio. Dopo una lunga contesa al rialzo l'opera è andata a una Fondazione d'arte in Germania. Nato a Merano nel 1869, formatosi a Monaco, Putz, dopo aver aderito alla Sececcione e al gruppo Scholle, trascorse un periodo in Sudamerica per tornare in Baviera negli anni Trenta, da dove fu costretto ad andarsene nel 1936 per sfuggire ai nazisti. Negli ultimi 4 anni della sua vita abitò a Merano, dove morì nel 1940. Molti dei suoi quadri hanno quotazioni intorno ai 45.000 - 50.000 euro e recentemente una sua tela è stata battuta da Sotheby's a 88.000 euro. 

“Quello dell’artista meranese è stato il miglior risultato di quest’anno di tutte le aste internazionali su Putz - spiega il direttore della casa d’aste Stefano Consolati (articolo aggiornato domenica mattina, ndr)  -. Partivamo da una base d’asta di 34mila euro e i collezionisti hanno fatto davvero a gara per aggiudicarselo”. Tanti gli interessati anche collegati dalla Grecia, per comprare una grande carta da parati francese di fine ‘800, che rappresenta la liberazione della penisola ellenica. E che è stata aggiudicata per 52mila euro, più i diritti. Dalla Grecia agli Stati Uniti fino alla Germania e, per la prima volta, anche alla Cina, dove sono finiti alcuni disegni di Albrecht Duerer, il famoso artista del rinascimento tedesco. Moto bene anche i manifesti degli anni Trenta e Cinquanta di Franz Lenhart.

 

Per il suo ventennale la casa d’aste altoatesin è tornata a battere i martelletti in presenza, seppur con regole molto severe per le misure anti-Covid, ma in tanti hanno preferito collegarsi on-line.Tra i lotti aggiudicati spiccano Tullio Crali, con l’acquerello del 1929 “ Volo sulla città” battuto per 40mila euro, più i diritti e Hermann Nitsch, con “L’ultima cena”, la serigrafia del 1984, venduta per 26 mila euro, più i diritti. E ancora, Emilio Vedova  “Tempera e pastello su carta incollata su cartone”,  già collezione Piero Siena Bolzano, che fu esposta  nel 1958 alla Selezione d'arte Europea di Livorno e, da allora,  in collezione privata. Ma anche Mirò e Rainer.

 

“Siamo molto  soddisfatti – spieg il direttore della Casa d’aste altoatesina Stefano Consolati - della due giorni. “ A testimonianza di come – conclude Consolati – l’arte continui ad essere una forma di investimento garantita nonostante la crisi, o forse, aggiungerei, proprio per quella”.  ”.