Gesellschaft | L'iniziativa

Non solo proteste di piazza

Successo per il mercatino di vestiti usati organizzato a Bolzano dai Fridays for Future. “Bello vedere così tante persone che vogliono cambiare qualcosa in Alto Adige”.
FFF
Foto: fff

Non è una manifestazione, questa volta, a trascinare il collettivo altoatesino Fridays for Future, movimento studentesco innescato dall’attivismo di Greta Thunberg, ma la moda, o meglio, il riciclo di vestiti usati. Perché scambiarsi gli abiti oltre ad essere divertente, dicono i diretti interessati, riunisce le persone e va a beneficio dell’ambiente. Concetto condiviso su larga scala, già lo scorso maggio, del resto, i ragazzi dei Fridays For Future di Torino avevano organizzato in piazza Castello il “Clothes Swap”, una raccolta di vestiti usati scambiati tra i partecipanti all’iniziativa. 

Secondo il rapporto 2018 della Ellen Mac Arthur Foundation l’industria dell’abbigliamento utilizza più di 98 milioni di tonnellate annuali di risorse non rinnovabili, “compreso il petrolio per produrre le fibre sintetiche, i fertilizzanti per le piantagioni di cotone, i prodotti chimici per produrre, tingere e rifinire fibre e tessuti. A questi si aggiungono, 93 miliardi di metri cubi di acqua che contribuiscono a peggiorare gli eventi di siccità, l’emissione di circa 1.2 miliardi di tonnellate di CO2 e 500mila tonnellate di fibre di microplastica riversate negli oceani”, come riporta il sito green.it. 

Anche quando facciamo acquisti possiamo cercare di ridurre la nostra impronta di CO2, ma ciò che è particolarmente importante è che uno stile di vita sostenibile sia accessibile a tutti e tutte. Anche in questo caso c'è bisogno della politica

Circostanze che hanno spinto i giovani attivisti di FFF a fare la loro parte: venerdì scorso, 2 agosto, hanno allestito il primo mercatino 2nd hand di Fridays for future SouthTyrol. “Non lavoriamo solo verso la politica, ma anche verso la società, entrambe sono collegate e la sensibilizzazione è molto importante”, sottolinea in una nota Majda Brecelj, una delle organizzatrici dell’evento tenutosi alla Haus Goethe, dove tutti hanno potuto portare vestiti e scambiarli gratuitamente. Nel pomeriggio più di 100 persone sono passate al mercatino nella Casa della Gioventù, molti passanti si sono fermati alle bacheche informative per informarsi sulle emissioni di gas serra nella produzione di abbigliamento. “Sono veramente soddisfatta di questo progetto”, afferma Marie Vedani Plattner, anche lei responsabile dell'organizzazione di FFF, che assieme ad altri ha cucinato per il buffet e allestito le sale. “C’è stata un'atmosfera davvero piacevole ed è stato davvero bello vedere così tante persone interessate che vogliono cambiare qualcosa in Alto Adige”.

 

 

Si accoda anche Zeno Oberkofler, un altro alfiere dei Fridays For Future, che su Facebook scrive: “Anche quando facciamo acquisti possiamo cercare di ridurre la nostra impronta di CO2, ma ciò che è particolarmente importante è che uno stile di vita sostenibile sia accessibile a tutti e tutte. Anche in questo caso c'è bisogno della politica. La società e la politica sono collegate e devono lavorare insieme per la tutela del pianeta, motivo per cui anche la sensibilizzazione è molto importante”.

 

La prossima azione, un workshop, fa sapere il gruppo, avrà luogo già venerdì prossimo, sempre nella Haus Goethe e agli inizi di settembre si farà il bis con un secondo mercatino.