Chronik | Problema alloggio

Una stanza per 30 lavoratori “poveri”

Il Comune vuole sgravare l’Emergenza freddo e dare posto a chi ha un impiego ma non trova casa a Bolzano. In arrivo un bando, occhi puntati sull’ex Assb di via Roma.
sgombero ponte senzatetto
Foto: Bozen solidale

Dai venti ai trenta posti per dare una sistemazione dignitosa a coloro che hanno un impiego ma per varie ragioni non sono riusciti a trovare casa a Bolzano e ricorrono ai letti dell’Emergenza freddo. È la soluzione a cui sta lavorando l’assessore alle politiche sociali, Juri Andriollo, allo scopo di sgravare la pressione elevata - al momento ci sono circa un centinaio di persone escluse, stando ai dati forniti lunedì in consiglio comunale - dai servizi pensati per i senzatetto e le persone in situazione di grave marginalità. 

 

Casa, il problema altoatesino

 

Il Comune insomma vuole dare prova di non limitarsi alla politica degli sgomberi sotto i ponti occupati dai bivacchi, che hanno portato ad una richiesta di dimissioni avanzata da Bozen solidale verso lo stesso Andriollo. “Da un paio di mesi sto lavorando a questo progetto” dichiara l’assessore, confermando quanto trapelato dalle parole del sindaco Renzo Caramaschi. “L’intento, come ho già precisato, è uscire dalla fase di emergenza per il tema della marginalità e del problema casa nella nostra città. Cercando misure strutturali che possano favorire un percorso abitativo”.

L’intento è uscire dalla fase di emergenza per il tema della marginalità e del problema casa nella nostra città e cercare misure strutturali, che possano favorire un percorso abitativo (Juri Andriollo)

L’assessore è in contatto anche con le associazioni di categoria, chiamate a dare un contributo - nell’ottica del Comune - all’annoso problema del caro alloggi nel capoluogo. Avviene infatti che molti lavoratori arrivino in Alto Adige dove ottengono contratti anche stagionali e temporanei, ma non riescono allo stesso tempo a trovare una sistemazione per vivere. Problema causato dal livello dei prezzi, dalla scarsità di appartamenti sul mercato, dalla scarsa fiducia ad affittare.  

 

Coinvolgere le imprese 

 

L’amministrazione intende procedere coinvolgendo gli interlocutori (“Stiamo parlando con tutti” prosegue Andriollo) e ha in mente di affidare il servizio abitativo ad un soggetto esterno. Il destinatario dell’eventuale incarico dovrebbe essere dunque un’associazione o cooperativa del terzo settore, che da tempo lavora nel settore migrazione. Volontarius o un’altra realtà simile. Riguardo allo spazio, uno degli edifici presi in considerazione è l’ex Assb di via Roma. “L’idea è arrivare ad un bando per una delle associazioni che storicamente si occupano di migrazione a Bolzano” conclude Andriollo. “Gli spazi sono più d’uno ma in effetti guardiamo anche all’ex Assb che verrebbe messo in locazione al vincitore del bando. Il Comune non metterebbe immobili ma finanzierebbe invece l’iniziativa”.

L’idea è arrivare ad un bando per una delle associazioni che storicamente si occupano di migrazione a Bolzano. Gli spazi sono più d’uno ma guardiamo anche all’ex Assb di via Roma

 

I container ai Piani

 

In questo modo la pressione sui 95 posti letto dell’Emergenza freddo verrebbe sgravata dalle 20-25 persone che a quanto risulta al Comune hanno un lavoro. Nel frattempo il sindaco chiederà alla Provincia di mettere a disposizione i container ai Piani, per una soluzione di emergenza utile ad aumentare i posti per chi nella ricca Bolzano dorme all’addiaccio.