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Il Sassolungo può attendere

Respinta la mozione Verdi-Team K sul parco naturale con i Piani di Cunfin. Brunner: "C'è il processo partecipativo". Köllensperger: "È occupato dai gestori delle funivie"
Sassolungo, Langkofel
Foto: Fabian Dalpiaz
  • Dichiarare parco naturale il Gruppo del Sassolungo con i Piani di Cunfin, così come chiesto da varie associazioni ambientaliste e dal gruppo Nosc Cunfin nella loro recente petizione”. Verdi e Team K in Consiglio provinciale tornano alla carica con una mozione congiunta che raccoglie il testimone delle 70mila firme raccolte da “Nosc Cunfin” per la messa sotto tutela del Sassolungo — all’indomani dell’annuncio dei Mondiali di sci in Val Gardena nel 2031 e dopo il primo via libera alla funicolare Santa Cristina-Monte Pana, nonché le polemiche per il gruppo di lavoro sovracomunale dominato dalle imprese funiviarie favorevoli al contestato collegamento Saltria-Monte Pana.

    La mozione è stata respinta con 19 voti contrari, 13 favorevoli e tre astensioni. Ancora una volta, tra le opposizioni, sono mancati i voti della lista JWA e in particolare dell’ex sindaco di Castelrotto Andreas Colli, secondo cui in Sudtirolo esistono già abbastanza aree protette e non sarebbe necessario crearne di nuove, in quanto anche l’area in questione sarebbe già protetta dal Piano paesaggistico dell'Alpe di Siusi. Contraria anche la maggioranza, in quanto “è una mozione già approvata lo scorso autunno”, spiega l’assessore all’ambiente Peter Brunner, “ci siamo espressi a sostegno dei Comuni interessati di Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena e Castelrotto nell’elaborazione del Programma di sviluppo comunale e nel processo partecipativo. Non sappiamo quali misure adotteranno i Comuni nei loro Programmi per proteggere il sito”. 

    “L’affermazione secondo cui la zona è già sotto tutela e che è in corso un processo partecipativo non sono valide — commenta Paul Köllensperger — questo perché l'attuale protezione come ‘monumento naturale’ può essere revocata dalla Giunta provinciale in qualsiasi momento; solo un Parco naturale sarebbe al sicuro, poiché questo può essere annullato solo dall’Unione Europea  e il processo partecipativo è composto da un gruppo di lavoro dominato dai gestori funivia, che discute solo del percorso del collegamento Saltria-Monte Pana — senza opzioni zero. Tutto ciò nonostante Kompatscher, lo scorso autunno, si fosse espressoa favore della messa sotto tutela”. 

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Franz Pattis Do., 06.06.2024 - 18:03

Aproposito la presa di posizione di Peter Brunner in questo articolo cioè il processo partecipativo nei comuni…..
Lui ripete solo quello che il Presidente Kompatscher ha detto prima delle elezioni provinciali!
E poi che senso ha se in questo gruppo di lavoro i rappresentanti delle funivie hanno la maggioranza?
Conclusione: si tratta solo di puro „Greenwashing“ e nient’altro!!
Che l’assessore all’ambiente ed ex sindaco della città vescovile Peter Brunner se ne „intende“ di „Greenwashing“ si sa già dall‘2019 da quando si e‘ espresso a favore della distruzione del bosco ripariale nella zona industriale di Bressanone perché sono previste delle misure di compensazione…

Do., 06.06.2024 - 18:03 Permalink
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Hartmuth Staffler Do., 06.06.2024 - 22:00

Der Brunner bringt ja aus Brixen eine lange Erfahrung mit, wie man Umweltanliegen nicht etwa durch ein klares Nein, das Widerstand oder gar Empörung hervorrufen könnte, sondern durch Haarspaltereien, bürokratische Hürden und Stimmungsmache zu Fall bringt. Jetzt kann er diese Fähigkeiten auf Landesebene einbringen.

Do., 06.06.2024 - 22:00 Permalink