Venticinque anni
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Domenica 8 settembre il Teatro Comunale di Bolzano apre le porte per festeggiare i propri 25 anni con un evento promosso dalla padrona di casa, la Fondazione Teatro Comunale e Auditorium, assieme ai tre enti che danno letteralmente vita all'edificio progettato dall'architetto Marco Zanuso: Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, Teatro Stabile di Bolzano e Vereinigte Bühnen Bozen. Appuntamento in Piazza Verdi dalle ore 9.30 alle ore 21.0.
In una data topica, il 9.9.1999, dopo quattro anni di lavori veniva inaugurato l'edificio progettato da uno dei più noti architetti italiani dell'epoca, che aveva tra le altre cose disegnato anche il Piccolo di Milano. Con il taglio del nastro da parte dell’allora vicepresidente del Consiglio dei Ministri Sergio Mattarella, veniva consegnato alla città quello che nel tempo è divenuto un vero e proprio “tempio” della cultura fatto per una popolazione eterogenea per appartenenza a gruppi linguistici diversi e per cultura. “Credo - sostiene Il Sindaco della Città di Bolzano Renzo Caramaschi - che questa struttura sia degna della città di Bolzano e assolva quella funzione che ci eravamo dati. Si vede come la abitano i cittadini, come la frequentano. È diventato un centro focale di quello che è lo spirito di una città.” Da 25 anni il Teatro Comunale è senza dubbio un organismo “scambiatore” tra culture e linguaggi diversi che funge da aggregatore sociale ed è il luogo più importante della provincia per lo spettacolo dal vivo. “Quello che ci auguriamo è che il Teatro diventi sempre più un punto di incontro delle culture e delle persone. Inoltre, stiamo lavorando affinché i giovani a teatro siano sempre più numerosi e interessati a questo luogo e a quello che accade al suo interno.” – così Peter Gliera, Presidente della Fondazione Teatro Comunale e Auditorium
“Per festeggiare i 25 anni del Teatro Comunale di Bolzano, domenica 8 settembre 2024, abbiamo deciso di aprire le porte dell’edificio in Piazza Verdi per dodici ore, dalle ore 9:30 alle ore 21:30 per consentire al pubblico di immergersi in questo luogo in modo originale, diverso dal solito.” – così Federica Randazzo, Direttrice della Fondazione Teatro Comunale e Auditorium.
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Il programma
Durante tutto il giorno sono previste delle visite guidate bilingui gratuite, che faranno scoprire il dietro le quinte degli spettacoli. Inoltre, saranno visionabili la mostra fotografica “LO SPETTACOLO COMINCIA 9.9.1999”, il documentario “IERI, HEUTE, TOMORROW” e le diverse installazioni dislocate nell’edificio. In occasione dei 25 anni, nella sola giornata di domenica 8 settembre, inoltre, il pubblico potrà acquistare a prezzo scontato presso la biglietteria del Teatro il mini-abbonamento “25ANNI-ABO” composto da tre eventi, uno per ciascun Ente residente (Teatro Stabile di Bolzano, Vereinigte Bühnen Bozen e Fondazione Haydn di Bolzano e Trento). La giornata proseguirà alle 17.30 con il Talk 25 ANNI INSIEME, durante il quale si ripercorreranno 25 anni di Teatro Comunale. Due i momenti conviviali: dalle ore 11 alle ore 14 il bar del foyer al primo piano ospiterà un brunch con buffet e, a conclusione della giornata, dalle ore 18.30 alle ore 21.30 è previsto un aperitivo "lungo".
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Premiato il Teatro Sabile
E' notizia di ieri sera (5 settembre), intanto, che il Teatro Stabile di Bolzano ha fatto l’en plein alle Maschere del Teatro Italiano, uno dei principali riconoscimenti del teatro. Al Teatro Argentina di Roma la produzione “De Gasperi: L’Europa brucia”, scritta da Angela Demattè e interpretata da Paolo Pierobon, Giovanni Crippa, Emiliano Masala, Livia Rossi e Francesco Mariuccia per la regia di Carmelo Rifici, direttore artistico di LAC Arte e Cultura, si è aggiudicata un tris di premi: Migliore attore protagonista a Paolo Pierobon, Migliore autrice di novità italiana ad Angela Demattè, Migliore attore non protagonista a Giovanni Crippa.
Grande la soddisfazione di Walter Zambaldi, direttore del TSB, componente della prestigiosa giuria del premio, presieduta da Gianni Letta. "Tre premi che riconoscono il valore del nostro teatro e dei nostri artisti e confermano che le scelte produttive complesse e ad alto rischio culturale, l’investimento sugli autori contemporanei e su personalità artistiche di rara sensibilità, riescono a lasciare un segno sia nel pubblico sia nella critica a livello nazionale".