Uccise la compagna, 10 anni e 8 mesi
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Dieci anni ed 8 mesi di reclusione, è questa la pena che dovrà scontare Alexander Gruber, l’ex custode della scuola Kaiserhof di Merano giudicato colpevole dell’omicidio preterintenzionale della compagna Sigrid Gröber. La vittima è stata ritrovata all’alba del 19 febbraio 2023 in fin di vita e seminuda, coperta di ematomi e segni di violenza davanti all’abitazione di servizio dell’imputato. Gröber, ancora in vita quando è stata soccorsa, è deceduta poco dopo in ospedale per via dell'ipotermia e delle ferite inferte dall'imputato. La donna aveva inoltre gravi patologie legate all'abuso di alcol, anch'esse considerate concause del decesso.
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Cos'è l'omicidio preterintenzionale?
L’omicidio preterintenzionale è il reato commesso da chi provoca la morte di una persona senza avere la volontà di ucciderla, ma solo di picchiarla o provocarle lesioni. La pena per questo reato va da 10 a 18 anni di reclusione.
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Oggi (7 febbraio) il giudice Stefan Tappeiner, presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Bolzano, ha letto il dispositivo della sentenza di condanna. La pena, quantificata in 15 anni e sei mesi, è stata poi adeguata tenendo conto dello sconto di un terzo, dovuto alla scelta del rito abbreviato e al riconoscimento delle aggravanti equivalenti alle attenuanti. Nello specifico a Gruber sono state riconosciute le aggravanti della minorata difesa, di aver, cioè, approfittato dello stato della vittima, molto ubriaca quella sera, della relazione affettiva che lo legava a Gröber e della recidiva. La donna aveva presentato tre denunce contro di lui, poi ritirate, mentre altri tre procedimenti erano stati avviati su iniziativa dell’ospedale: due archiviati, uno concluso con il patteggiamento di Gruber, che per questo deve già scontare 8 mesi di carcere. La Corte ha invece escluso le aggravanti della crudeltà e dell’ubriachezza, una scelta che ha fatto storcere il naso agli avvocati delle parti civili e al PM Axel Bisignano, che si riservano di vedere le motivazioni della sentenza (saranno pubbliche tra 90 giorni).
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La Corte ha anche condannato l’imputato al risarcimento del danno nei confronti delle familiari della vittima: 239 mila euro per la madre, la stessa somma per la figlia e 73 mila per la sorella di Sigrid Gröber. Riconosciuto anche il risarcimento del danno del valore di 30 mila euro per la Provincia autonoma di Bolzano, costituitasi parte civile per via dell’impegno verso interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere, oltre che per il fatto che il presunto autore del reato era un dipendente provinciale e che il crimine sarebbe stato commesso nel cortile interno della Scuola “Kaiserhof”, di proprietà della Provincia. “Siamo comunque soddisfatti del danno riconosciuto dalla Corte, è il primo processo in cui la Provincia si costituisce per questo tipo di reato” ha spiegato l'avvocato dell'amministrazione provinciale Lukas Plancker, che aveva chiesto un risarcimento di 50 mila euro corrispondente al costo di un training antiviolenza.
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