Voglio una Bolzano…
Fine primo tempo per il “Piano di sviluppo strategico Idee 2025” lanciato dall’amministrazione comunale bolzanina per dare la possibilità a cittadinanza e rappresentanti delle forze economiche e sociali di avanzare proposte concrete per la città. 165 le persone che, in media, hanno partecipato ai 16 incontri fra gennaio e marzo 2017. 63 gli indirizzi (ovvero le linee guida) confluiti dai diversi contributi e 151 le idee emerse dai 4 cantieri: Economia, Cultura, Sociale, e Territorio.
Un programma nutrito che la giunta comunale dovrà, eventuali ritardi permettendo, esaminare il prossimo 12 giugno, e poi consegnare per l'approvazione alle commissioni competenti, e al consiglio comunale. Entro ottobre il documento dovrà essere integrato nel piano economico comunale, come ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi, presentando ieri (7 giugno) - in una gremita Sala di rappresentanza del Comune, come del resto avvenne il 25 gennaio scorso - insieme al city manager Andrea Zeppa, i risultati di questo corposo lavoro. “Il progetto è stato frutto di un confronto fra i cittadini e la politica, il cantiere più frequentato quello del sociale, area in cui è più necessario intervenire - riassume Caramaschi -, ora dobbiamo dare concretezza al pensiero espresso dalla città, peraltro il 62% degli indirizzi e azioni proposti sono stati assunti come impegno politico essendo già inserite nelle Linee programmatiche di governo”.
Fra gli esempi di contenuti affrontati c’è, ad esempio, per quel che riguarda il cantiere territorio, l’identificazione dei cittadini con lo spazio pubblico; l’inquinamento; il cambiamento climatico e le nuove tecnologie e misure per combatterlo; l’esigenza di mobilità in base al pendolarismo, alle nuove scuole o strutture sportive o alle attività commerciali in zona industriale. E ancora: alleggerire il traffico privato verso Bolzano sud, studiando, come già si sta facendo, nuove soluzioni con la SASA in termini di collegamenti con progetti di car sharing sovvenzionati dall’Unione europea.
"Dobbiamo dare seguito a queste proposte, ne va della credibilità della pubblica amministrazione"
Altro esempio: nell’ambito del cantiere cultura si è parlato di pluriculturalità e plurilinguismo; di mancanza di rete ed eccessiva burocrazia; di dispersione delle energie culturali; di poca valorizzazione dei quartieri. Tutto è stato poi disciplinato inquadrando le azioni a breve-medio termine, quelle da approfondire per la fattibilità; e le proposte con competenza extra-comunale. “Abbiamo cercato di far emergere le linee comuni ai vari ambiti, senza quindi segmentarli. E il lavoro svolto è importante per dare alla città una visione condivisa del futuro”, chiosa il Direttore generale.
Questo serbatoio di idee sarà consultabile a breve, sia in italiano che in tedesco, sul sito del Comune. “Si tratta di un processo appena iniziato, che andrà monitorato e potenziato. Dobbiamo dare seguito a queste proposte, ne va della credibilità della pubblica amministrazione, altrimenti il distacco fra l’istituzione e il cittadino rischia di allargarsi. Ogni anno ci troveremo per vedere a che punto siamo, questa giunta ha ancora tre anni per farlo. Le risorse finanziarie ci sono, l’impegno anche”, assicura infine il primo cittadino.