Manca pochissimo. Da domani i cittadini di Laives potranno scegliere chi guiderà il Comune nella prossima legislatura tra Giovanni Seppi, candidato della Svp, e Claudia Furlani, candidata della coalizione di centrodestra di Uniti per Laives, Fratelli d'Italia, Lega. Il primo turno aveva premiato l'esponente della Volkspartei con un sorprendente 29,9%, poco sotto Furlani al 31,8%. 

Nessuna alleanza si è formata in vista di questo nuovo appuntamento elettorale, eppure qualche scelta di campo è stata fatta. Sara Endrizzi, candidata del Partito Democratico appoggiata dal centrosinistra (18,9%), ha incoraggiato i suoi elettori ad andare a votare e scegliere il candidato della Volkspartei per “una questione storica e di comunanza di valori e obiettivi”. La maggioranza delle altre forze politiche in campo ha però deciso di restare neutra sul voto. Tra questi c’è Forza Italia, il cui candidato Matteo Gazzini (5,7%), alle prese anche con la campagna elettorale per le europee, ha consigliato ai suoi elettori di recarsi alle urne e scegliere il candidato o candidata che preferiscono. 

Simile anche la posizione di La Civica (7,9%), che ha deciso di non apparentarsi con altre forze politiche. A spiegarne le ragioni è Debora Pasquazzo, che, assieme all’altro candidato de La Civica Simone Pellizzari, ha ricevuto il numero maggiore di preferenze del gruppo linguistico italiano: “Abbiamo deciso di non dare nessuna indicazione di voto perché vogliamo porci come un’alternativa indipendente rispetto a vecchi schieramenti politici o etnici. Abbiamo una visione non ideologica che si concentrerà sugli interessi della comunità, se avranno bisogni di noi si aprirà un dialogo, noi abbiamo dei temi che vorremmo portare avanti”. Non si schiera nemmeno Bruno Ceschini del Team K, che ha corso in solitaria al primo turno ottenendo il 5,8% dei voti.

Il ballottaggio si terrà in contemporanea assieme alle elezioni europee, dalle 15 alle 23 di domani (sabato 8 giugno) e dopodomani (domenica 9 giugno) dalle 7 alle 23. Molti sperano in un’affluenza maggiore alle urne dopo che, al primo turno, aveva votato appena il 52,4% degli elettori.