Bando treni, la Provincia fa ricorso

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Nella sua seduta di oggi (8 aprile), la Giunta provinciale ha deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR di Bolzano che a metà marzo aveva annullato la gara d'appalto per i servizi ferroviari a seguito d'un ricorso presentato dalla società Arriva Italia. L'Avvocatura della Provincia e del Dipartimento Mobilità ritengono non giustificate le ragioni del ricorso, ovvero il mancato rispetto dell'obbligo di pubblicazione e trasparenza e il termine inadeguato per la presentazione delle offerte.
La Provincia ritiene in ogni caso "non insolito" la richiesta di una verifica legale, poiché si tratterebbe di “settori di nicchia” specializzati, contesi da un numero molto limitato di operatori economici: “L'elevata complessità degli appalti pubblici offre un terreno di controversia giuridica, sia di natura tecnica che amministrativa”, sottolinea il presidente della Provincia Arno Kompatscher: ”È un diritto legittimo di ogni operatore economico impugnare una procedura di appalto. Questo fa parte di una concorrenza leale” ma ciò non significa necessariamente che la gara d'appalto fosse errata, aggiunge il Landeshauptmann. “Si tratta di garantire la certezza del diritto”, sostiene a sua volta l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider.
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Pochi ricorsi contro le gare d'appalto
Inoltre, secondo Kompatscher, “la critica trasversale secondo la quale l'Amministrazione provinciale non sarebbe in grado di svolgere il proprio lavoro in modo adeguato non è giustificata, basta dare un'occhiata ai numeri”. Nel 2023 sono state pubblicate 72.030 procedure per un valore totale di 2.129.934.794 euro e sono stati presentati ricorsi solo in 14 casi. Nel 2024 sono stati pubblicati in totale 96.3612 bandi – per un volume complessivo di 3.818.212.626 euro – e sono stati presentati 20 ricorsi. Dei ricorsi presentati, due terzi nel 2023 e metà nel 2024 sono stati risolti a favore delle stazioni appaltanti.
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