Politik | Bolzano

Gardini: “puntare alla governabilità”

L’europarlamentare apre alla Lega: “lavoreremo per trovare un accordo”. Sul fronte opposto arriva la candidatura di Alessandro Huber (Pd): “ci metto la faccia”.

Ri-sintonizzarsi su quell’elettorato deluso e arginare la solita, invalidante, lottizzazione partitica: il centrodestra valuta controindicazioni e formule potenzialmente vincenti in vista delle prossime elezioni comunali. A dettare la linea Elisabetta Gardini, europarlamentare e commissario di Forza Italia per il Trentino Alto Adige che oggi, 9 gennaio, ha fatto tappa nel capoluogo altoatesino, alla presenza dell’ex coordinatore regionale di FI Enrico Lillo. “A livello nazionale l’imperativo è ricompattare il centrodestra - ha dichiarato il capodelegazione di Forza Italia all'interno del Ppe nel Parlamento europeo - e questo vale anche per Bolzano”. Porte aperte dunque a Fratelli d’Italia (senza dimenticare di riservare un posto a tavola per la pasionaria Michaela Biancofiore) ma anche alla Svp e soprattutto alla Lega. Con il partito del Carroccio - riferisce Gardini, che esclude tuttavia le primarie, “abbiamo sempre trovato la quadra e anche stavolta ritengo che un accordo sia possibile, le modalità, tuttavia, sono ancora da stabilire, certo è che l’esperienza del Veneto e della Liguria rivela che un centrodestra unito può vincere e soprattutto è in grado di garantire la governabilità dopo il fallimento del centrosinistra”. 

Centrosinistra che da oggi, intanto, può aggiungere nel novero delle candidature anche quella di Alessandro Huber - membro della segreteria del partito democratico e vice-presidente dell’associazione Deina Trentino-Alto Adige - annunciata in un video postato su youtube: “ufficializzo la mia volontà di partecipare alle primarie del Centrosinistra per le elezioni comunali di Bolzano 2016 - ha dichiarato il giovane dem, classe 1987 - sono sicuro che Bolzano possa essere pronta per cambiare verso, e sono cresciuto con la convinzione che per cambiare le cose ci voglia il coraggio di metterci la faccia. La mia è una proposta politica post-etnica, fatta di convivenza, connessione, apertura, che rimetta Bolzano al centro dell’Alto Adige”.