Gesellschaft | Workfare.

Falsi rimedi alla povertà.

L'illusione di combattere la povertà con l'assistenza.
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Adesso la povertà è uscita dalle statistiche e la si vede intorno a noi. Ha forme diverse che vanno dalla richiesta plateale di elemosina, alla dignitosa, ma grave ristrettezza di certe famiglie, all’indebitamento di tanti piccoli imprenditori. Con la povertà in aumento, crescono anche le legittime aspettative di assistenza economica pubblica. Ed in effetti si moltiplicano provvedimenti di integrazione del reddito, più o meno efficaci, più o meno equi. In provincia di Bolzano, poi, viene denunciato il “turismo delle prestazioni sociali”, vista la maggiore generosità del nostro Welfare che attirerebbe qui sempre nuovi poveri. Si cerca di rispondere alla povertà con i soldi (con dubbio successo, a giudicare da quello che si vede intorno a noi). Non si pensa invece abbastanza al vero rimedio alla povertà e cioè al lavoro. Lavoro con il quale guadagnare con dignità i propri soldi, avere le assicurazioni sociali, pagare le tasse dovute, riprendere pieno diritto di cittadinanza. Dare priorità al lavoro, investire sulle forme di ricollocazione, espandere l’attività delle imprese sociali vuol dire combattere efficacemente la povertà ed il suo effetto collaterale che è l’assistenzialismo degradante. Lavoro batte povertà: uno a zero!