Piffer rimossa dai vertici Sasa
L’enorme caos generato dalla riorganizzazione del trasporto pubblico locale, lo spezzettamento in lotti, il siluramento di SAD, la trasformazione di SASA da piccola società intercomunale che gestiva i trasporti urbani a mega società provinciale che deve gestire 16 milioni di km di tratte urbane ed extraurbane, le centinaia e centinaia di corse saltate, le decine di dimissioni di autisti esperti, le enormi difficoltà di reclutamento di nuovi autisti, gli scioperi, le sanguinose trattative per il contratto, hanno creato una prima vittima illustre: Petra Piffer, direttrice generale di Sasa spa, è stata licenziata dal Cda.
La notizia della sua sospensione era stata data oggi dal quotidiano Alto Adige, nel primo pomeriggio i dipendenti hanno avuto questa lettera.
E un paio di ore dopo è arrivato un laconico comunicato stampa.
"Il Consiglio di Amministrazione di SASA SpA comunica, che il rapporto di lavoro della società con la Direttrice Generale dott.ssa Petra Piffer si è concluso in data odierna. La procedura per individuare e ricoprire l’importante ruolo di Direttore Generale/Direttrice Generale è in corso. Sasa SpA è strutturata in modo tale da proseguire il consueto impegno quotidiano teso a garantire l’erogazione puntuale e di qualità di tutti i servizi in essere rivolti agli utenti".
In Alto Adige il licenziamento di un manager pubblico è tutt’altro che ordinaria amministrazione. Difficile avere informazioni ufficiali sui veri motivi all'origine della insolita e clamorosa decisione, ma pare che non vi sia una causa scatenante. Piffer pare sia stata travolta dalla somma di novità indicate all’inizio. I problemi principali sembrano essere stati proprio le grandi difficoltà nella gestione delle trattative con il personale e la relativa “fuga” di un numero altissimo di autisti, e la susseguente necessità di ricorrere troppo frequentemente a subconcessioni a società private che magari avevano assunto gli stessi autisti “scappati” dalla società partecipata.
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