Politik | alla camera

"Un ruolo chiave per le riforme"

Il deputato altoatesino Alessandro Urzì sarà capogruppo di Fratelli d'Italia nella fondamentale "Commissione affari costituzionali". Presidenza al forzista Nazario Pagano
Urzi, Meloni
Foto: upi

“Un ruolo che mi onora ma che riconosce da parte di Fratelli d’Italia anche all’intero Trentino Alto Adige una presenza chiave nel luogo del confronto preparatorio dei più rilevanti futuri impianti di riforma. Un ruolo che sarà svolto  nell’esclusivo interesse della Nazione contemperando tutti gli interessi locali e regionali (così come delle autonomie) che sono l’anima dell’Italia”. Così ha commentato ieri il neodeputato altoatesino Alessandro Urzì la propria nomina a capogruppo di Fratelli d’Italia all’interno della Commissione affari costituzionali.

Finora la gran parte delle nomine effettuate dal primo governo di destra-destra-centro della storia repubblicana erano state in qualche modo ben digerite dalla Svp, questa probabilmente andrà abbastanza di traverso. La commissione ha un ampio campo di competenze, da quelle legate alle riforme istituzionali alla legge elettorale passando alle autonomie regionali e alla finanza locale. Sarà il luogo in cui transiteranno anche le riforme in materia di assetto costituzionale ed eventuali riforme degli statuti di autonomia. Che il partito di maggioranza abbia scelto un osso duro come il deputato altoatesino eletto in Veneto non farà fare i salti di gioia ad Achammer e colleghi. La decisione è stata formalizzata ieri e il ruolo è già stato assunto nel corso della seduta costituente. Presidente è stato eletto il forzista Nazario Pagano e vicepresidente Riccardo De Corato di FdI.