Politik | Opinioni

Omnibus sociale, il Consiglio si divide

“Integrazione” e “immigrazione” al centro del dibattito. Pareri discordanti anche sul centro antidiscriminazioni.

Si è discusso ampiamente di politiche sociali, ieri (9 ottobre), alla riunione del consiglio provinciale nell’ambito della cosiddetta omnibus sociale. Corposi gli interventi per quanto riguarda il tema delle politiche migratorie. Walter Blaas (Die Freiheitlichen) ha contestato la sostituzione della parola “immigrazione” con la parola “integrazione” nella corrispondente legge provinciale - mirata a nascondere il fenomeno - e ha messo in discussione la reale necessità di un centro antidiscriminazioni, dal momento che in un anno sarebbero stati esposti solo 19 casi. Della stessa idea Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) che ha definito la differenza concettuale fra il termine “immigrazione” e “integrazione” un giochetto che non porta a molto, anche perché ognuno ne dà la sua definizione. Secondo l’esponente del BU-Südtirol-Ladinien Andreas Pöder il centro antidiscriminazioni sarebbe “un’ulteriore difesa civica”, un organo ingiustificato, per cui non è stato richiesto alcun parere al Consiglio.

Di parere diametralmente opposto Riccardo Dello Sbarba dei Verdi che ha sottolineato i cambiamenti in atto nella società: l’aumento dell’immigrazione è favorita anche dal calo demografico e in questo nuovo assetto sociale occorre mantenere le pari opportunità tra tutti i cittadini evitando le lotte fra poveri e la ricerca di capri espiatori. Utile – secondo Dello Sbarba - è che venga istituito presso il Consiglio il centro antidiscriminazioni, necessaria anche la figura della consigliera di Parità: in questo modo il Consiglio provinciale diventa una “casa dei cittadini”.

 Ha invece apprezzato la sostituzione del concetto di “immigrazione” con quello di “integrazione” Pius Leitner (Die Freiheitlichen), favorevole a promuovere l'assimilazione di nuove culture e ha criticato l’operato di ambientalisti e animalisti che non contestano la macellazione rituale islamica, mentre si stracciano le vesti per l'orso. Critico l’intervento di Brigitte Foppa (Gruppo Verde) che ha ricordato l’esistenza di sanzioni precise contro la macellazione rituale clandestina e ha sottolineato che l'integrazione è un processo di interazione che deve diventare progressivamente “inclusione”. Per Dieter Steger (SVP) l’”assimilazione” è un termine inappropriato e pericoloso; vantaggioso sarebbe l’inserimento di un collaboratore che si occupi delle segnalazioni di discriminazione.