Bene hotel e ristoranti, male per i bar
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Il 2024 si sta per concludere e, di certo, per il settore turistico altoatesino è stato un anno decisamente positivo. Ma non per tutti. Secondo quanto emerge dalla rilevazione autunnale del Barometro dell’economia dell’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, le valutazioni sulla redditività conseguita nel 2024 differiscono molto tra le singole branche del settore turistico altoatesino. L’ottimismo prevale decisamente nel comparto della ristorazione e, soprattutto, in quello dell’alloggio. Per contro, la metà dei gestori di bar e caffè lamenta un calo del giro d’affari e oltre un quinto giudica il risultato d’esercizio insoddisfacente. Le prospettive per il 2025 sono però positive in tutti i comparti.
“Negli ultimi anni - dice il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner - il numero di ospiti provenienti da Paesi esteri è in continua crescita e la diversificazione della clientela crea nuove opportunità per l’intero settore turistico. È importante garantire adeguati collegamenti stradali e ferroviari, anche in un’ottica di integrazione e collaborazione europea.”
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“Occorre prestare ancora più attenzione - aggiunge Manfred Pinzger, Presidente dell’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV) - a bar e caffetterie. Sono luoghi di incontro sociale per gli abitanti e gli ospiti dei paesi e delle valli. Questa funzione, a lungo data per scontata sta diventando sempre più difficile da mantenere e deve quindi essere maggiormente apprezzata e sostenuta.”
Il 93% delle imprese del settore turistico si dichiara soddisfatto della redditività conseguita quest’anno. Particolare ottimismo si riscontra nella branca dell’alloggio, dove il clima di fiducia beneficia dell’andamento finora positivo dei flussi turistici: tra gennaio e ottobre i pernottamenti in Alto Adige sono stati oltre 33,5 milioni, in aumento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita è imputabile ai visitatori provenienti da Paesi esteri diversi dalla Germania, le cui presenze sono cresciute del 11,3 percento.
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I pernottamenti dei turisti tedeschi sono rimasti sui livelli elevati dello scorso anno, mentre quelli della clientela italiana sono diminuiti del 2,1 percento. I giudizi sulla redditività sono positivi in nove casi su dieci anche nel comparto della ristorazione. Si segnala però un ristagno dei fatturati, principalmente a causa della minore spesa dei turisti italiani. Più critiche sono le valutazioni espresse dai gestori di bar e caffè: nonostante gli aumenti dei prezzi di vendita, la metà di essi lamenta un calo del giro d’affari e oltre un quinto ritiene insoddisfacente la redditività nel 2024. Sul fronte occupazionale si segnala un incremento del numero di lavoratori dipendenti, che nei primi dieci mesi dell’anno è stato mediamente superiore del 3,7 percento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Per il prossimo anno si prevede un miglioramento della redditività: quasi tutte le imprese guardano con fiducia al 2025 e oltre una su quattro prefigura sin d’ora un risultato d’esercizio davvero buono. La crescita dei fatturati sarà nuovamente trainata dalla clientela estera, mentre la spesa dei turisti italiani potrebbe ancora ristagnare. A livello di comprensori, le attese più positive si registrano nel Burgraviato e nella zona dello Sciliar.
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