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“Vogliamo la polizia sudtirolese”

Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) su elezioni, Svp, il rischio Italexit per il Sudtirolo e il doppio passaporto. “Io, straniero per la mia famiglia in Tirolo”.
Sven Knoll
Foto: STF

Sven Knoll, capolista di STF, Süd-Tiroler Freiheit, il movimento identitario sudtirolese che fu di Eva Klotz, cosa proponete per il governo dell’Alto Adige alle provinciali di domenica 21 ottobre?​

Sven Knoll: i nostri temi principali della campagna elettorale sono cinque. Il più importante è l’identità, quindi la doppia cittadinanza per i sudtirolesi. La madrelingua, l’autodeterminazione sono il tema chiave. Poi c’è l’argomento, molto importante, delle competenze della Provincia di Bolzano. Siamo per un’autonomia più ampia, a partire dalla competenza sulla polizia e sul trasporto pubblico. 

Piuttosto difficile, ottenere la prima, una delle principali competenze statali. Non trova?​

Però noi vediamo che le forze di polizia presenti in Sudtirolo non funzionano bene. Abbiamo carabinieri, guardia di finanza, polizia di Stato, polizia postale, troppi corpi diversi e separati. Sarebbe meglio avere un’unica forza, locale, una polizia sudtirolese. Naturalmente non è l’unico punto nel nostro programma. C’è il traffico, una delle priorità. Il trasporto sull’autostrada del Brennero è diventato un problema enorme, un danno economico non solo per le popolazioni delle valli attraversate dall’A22. Ci sono incidenti e problemi ogni settimana, l’autostrada è spesso bloccata. Servono quindi soluzioni a livello internazionale.

L'identità per noi è il tema chiave di queste elezioni provinciali in cui ci auguriamo di aumentare i seggi. Vogliamo più competenze per la Provincia: una polizia locale sudtirolese perché le forze dell'ordine che ci sono adesso, carabinieri e polizia, sono troppe, separate e non funzionano bene

Con l’Austria e la Germania?​

Sì, la nostra proposta è internazionale, coinvolge l’Austria, l’Euroregione con Tirolo e Trentino, ed è rivolta a ridurre i flussi che così non sono sopportabili da chi vive nelle Alpi. L’Austria ha le sue regole, l’Italia le sue, ma ci vuole un sistema unico, le stesse regole in tutti i Paesi.

Quali sono i rapporti di STF con le altre forze politiche, con l’Svp ad esempio?

I nostri rapporti con la Volkspartei non sono male, non litighiamo come qualcuno potrebbe pensare e su tante cose siamo d’accordo. Sul futuro di questa terra però abbiamo altre idee. L’Svp a nostro avviso ha attuato forzatamente una politica verso Roma e non verso l’Austria. Per noi sudtirolesi però cambia se ora in Italia si dice “prima gli italiani”. I sudtirolesi sono gli ultimi in questa politica.

Con l'Svp i rapporti sono buoni, non litighiamo come si potrebbe pensare. Ma ha guardato troppo verso Roma e non verso l'Austria. Ora con il "Prima gli italiani" siamo preoccupati, noi sudtirolesi siamo gli ultimi in questa politica

E sulle altre mosse del governo 5 stelle-Lega, che opinione avete?

Si sente parlare di uscire dalla Ue, dall’euro. Ma qualcuno si chiede cosa succederebbe con il Sudtirolo? Per il nostro turismo, per l’economia, come si risolverebbe? 

L’uscita dall’Unione europea non è per il momento un progetto perseguito e tantomeno sostenibile per l’Italia. Però alcuni commentatori hanno fatto un parallelo tra quello che succede per l’Irlanda del nord con la Brexit e l’Alto Adige. È a questo che allude?

Sì, all’Italexit. Anche per noi l’uscita dell’Italia dalla Ue è impensabile, ma in Gran Bretagna da un giorno all’altro hanno deciso la Brexit e questo è un rischio anche qui.

Cosa succederebbe per la provincia di Bolzano con una Brexit italiana? Invece a Roma si parla di uscire dalla Ue e dall'euro. Per noi è impensabile. Quali conseguenze ci sarebbero qui per turismo, economia, società?

Lei vive in Austria, al di là di quello che una volta era un confine, è così?

Vivo in Austria, ma in parte. Metà della mia famiglia vive nel Tirolo del nord. Si può capire perché per me quello del doppio passaporto è un tema importante. Per la mia famiglia sulla carta sono straniero.

Questione di prospettive naturalmente. I contrari alla doppia cittadinanza dicono: perché concederla solo agli altoatesini di lingua tedesca e ladina e non a quelli di lingua italiana, creando disparità tra residenti?

Io personalmente sono favorevole, non vedo problemi se l’Austria volesse concedere la propria cittadinanza a coloro che sono di madrelingua italiana. Ma quanti italiani in provincia di Bolzano la vorrebbero? Mi sembra fantapolitica. E poi va ricordato che è stata l’Italia stessa a concedere il passaporto solo alla propria minoranza italiana in Croazia e Slovenia e non al resto dei cittadini croati e sloveni di quei territori.

Cosa vi differenzia dai Freiheitlichen?

Noi come movimento non abbiamo rapporti speciali solo con un partito austriaco, nel loro caso l’FPÖ di Heinz-Christian Strache. Il Sudtirolo non deve diventare terra di un partito solo in Austria. Per noi temi come la doppia cittadinanza devono essere sostenuti da tutti i partiti al di là del Brennero, dal partito popolare ai socialdemocratici.

I Freiheitlichen sono troppo legati a un partito, l’FPÖ di Heinz-Christian Strache, noi invece pensiamo che il Sudtirolo debba essere materia per tutte le forze politiche austriache. E non siamo né di destra né di sinistra, in Europa stiamo nell'Alde con i Verdi

Sono a destra rispetto a voi, in sintesi.

Sì, noi ad esempio a livello europeo siamo nel gruppo Ale, che include le minoranze linguistiche e i Verdi. Noi non abbiamo un’ideologia di destra o sinistra perché in Sudtirolo non esistono queste ideologie di destra o sinistra come in Germania o Italia.

Cos’è in gioco in queste elezioni provinciali in fatto di convivenza in Alto Adige?​

Naturalmente noi lavoriamo per aumentare i nostri seggi. Per la convivenza credo che sarebbe bene cominciare a parlare di più, anche delle tematiche di cui finora non si è discusso. Per la toponomastica ad esempio: cosa facciamo con i relitti del fascismo che ci sono ancora oggi? Adesso è arrivato il momento giusto per affrontare il discorso, c’è una nuova generazione che non ha più i sentimenti nazionalistici che finora hanno impedito di intavolare una discussione. 

Il doppio passaporto è questione di identità, io sulla carta sono straniero per la mia famiglia nel Nord Tirolo. Non avrei problemi se l'Austria lo concedesse anche a chi è di lingua italiana. Ma quanti italiani altoatesini lo vorrebbero? E ricordiamo cosa ha fatto l'Italia con la propria minoranza in Slovenia e Croazia

Come vede dalla sua prospettiva il gruppo linguistico italiano in Alto Adige, minoranza territoriale che subisce il rischio di frammentazione politica, culturale, economica?​

Sicuramente il problema della comunità italiana o italofona in Sudtirolo è che i suoi componenti non hanno un background culturale che dà loro un legame con il livello provinciale. Perché gli italiani hanno popolato il territorio venendo in gran parte da tutte le parti dell’Italia o dall’Istria dopo la seconda guerra mondiale Non hanno un dialetto o degli elementi culturali in comune come gli italiani in Trentino. Questa è la grande differenza. L’unica cosa che condividono è l’essere italiani, ma è un problema anche perché si voleva creare una società divisa. La conseguenza è che gli italiani in Sudtirolo vivono come se non fossero in Sudtirolo, ma come in una regione normale in Italia.

Il problema della comunità italiana o italofona in Sudtirolo è che vive qui come se fosse in una regione normale d'Italia. Non hanno radici culturali con la provincia e vivono fino all'ultimo maso nomi inventati che i sudtirolesi non conoscono. È ora di parlare di toponomastica, fuori dai nazionalismi. E di vivere l'Alto Adige per com'è veramente

Il discorso qui sarebbe lunghissimo. L’Alto Adige non è una provincia come le altre?​

Non lo dovrebbe essere anche per chi è di lingua italiana e ha solo contatti con altri italiani. Invece tanti, non tutti certamente, di questa comunità, vivono soprattutto nelle città come Bolzano, hanno le loro cerchie culturali e politiche e hanno fino all’ultimo maso nomi inventati italiani che i sudtirolesi non conoscono. Vivono in un’altra realtà, ripeto, non tutti ovviamente.

Il consiglio è di iniziare a vivere il Sudtirolo nella sua interezza?​

Esattamente.