La Lega tratta con Dal Medico
Delusissimo per l’esito del voto a Merano il candidato sindaco leghista, Alex Maestri. Lui, salvo sorprese dai conteggi, potrebbe non farcela neppure ad entrare in consiglio. Ha preso 577 voti e il partito si è fermato al 3,9%, contro il 10,6% di un anno fa. Un tonfo di proporzioni inaspettate, che, però, come vedremo, potrebbe non essere sufficiente per escludere la Lega dalla “stanza dei bottoni” in caso di vittoria al secondo turno di Dal Medico.
“Cosa non ha funzionato? Le continui liti interne al nostro partito – commenta amareggiato Maestri – i troppi dissapori, gli odi reciproci. Ed anche a livello nazionale la figura di Salvini non tira più come una volta, e pure lui, diciamolo, ha fatto diversi errori. Noi abbiamo puntato sui nostri temi, sulla sicurezza, sull’immigrazione, se la gente non capisce non so cosa farci. Io me ne vado in montagna e pace”.
Più ponderata l’analisi di Giuliano Vettorato, vicepresidente della giunta provinciale e attuale plenipotenziario leghista: “Merano si trova in una situazione particolare – afferma – in cui un anno fa uno dei due candidati ha vinto per una manciata di voti. Trovo comprensibile che l’elettorato si sia orientato principalmente su queste due figure e che tutti gli altri candidati, come dimostrano i voti, abbiano pagato questa polarizzazione”. Quindi è stato un errore andare da soli? “Prima del voto abbiamo avuto degli incontri e non ci sono stati i presupposti per fare delle alleanze. Per il prossimo turno, vedremo. Nei prossimi giorni ci vedremo con Dal Medico e valuteremo se ora le condizioni per un nostro sostegno ci sono”. In caso di vittoria del candidato “civico” di centrodestra Dal Medico il consigliere leghista eletto potrebbe essere fondamentale per una maggioranza che coinvolga anche l’Svp della eventuale vicesindaca in pectore Katharina Zeller.
Ma come è poi finita la faccenda del “sostegno” Ipes alla Lega? Stando a quanto dice la presidente Ipes, l’immagine nel santino elettorale della Lega è stata usata a sua insaputa, ma se non è stata volontariamente d’aiuto, non vi è dubbio che Francesca Tosolini abbia almeno portato fortuna a Tony Fraschetti e Antonio Battisti, uomini vicino al deputato leghista Filippo Maturi, nella lotta senza esclusione di colpii per aggiudicarsi un seggio in consiglio comunale a Merano. Una fortuna relativa, visto il risultato elettorale della Lega, che ha visto il Carroccio perdere oltre due terzi dei consensi (da 1609 a 554).
Tony Fraschetti ha comunque ottenuto il record di preferenze, 89, e si è classificato al primo posto della lista leghista, risultato che gli garantirà un seggio in municipio se non qualcosa di più in caso di vittoria di Dal Medico al secondo turno. Battisti, pur con sole 7 preferenze in meno, è arrivato terzo. Comunque una buona prestazione. Venerdì sera, comunque, dopo l’articolo di salto.bz nel quale aveva detto la sua, Tosolini, che a suo tempo è stata quasi imposta alla presidenza Ipes sempre da Maturi, aveva diffuso una nota per dire che si dissociava “dall’utilizzo improprio di una foto che mi ritrae al termine di un incontro, utilizzata senza alcuna autorizzazione da parte della sottoscritta” e che condannava “l’utilizzo di IPES per scopi politici”.
Urzì accusa i transfughi
Secondo l’analisi di Alessandro Urzì, leader di Fratelli d’Italia e candidato sindaco, il suo partito, con il 3,9% (era il 5,6% un anno fa) “si colloca quarto blocco politico, superando anche la Lega, a Merano dopo le indiscutibili corazzate delle Civiche, della Sinistra unita (con i Cinquestelle) e della Svp. Non potevamo ambire a di più. La polarizzazione estrema della campagna elettorale proprio su Civiche, Verdi e Svp si è mangiata tutto”. “Di fronte all’indiscusso tsunami delle Civiche passate per un intero anno da stampa e salotti buoni come l’unica alternativa al sindaco uscente dei Verdi – prosegue Urzì - prende un risultato che sfiora l’8 per cento sull’elettorato di lingua italiana da cui prevalentemente attinge. La Lega “Interetnica” (per questo non aveva voluto l’alleanza con FdI preferendo tenersi le mani libere di fronte alla Svp) raccoglie con una base elettorale italiana e tedesca meno consenso di FdI.
Il leader di Fratelli d’Italia si spinge anche oltre. “Siamo più che soddisfatti – conclude - la presenza di FdI in Consiglio comunale è confermata e ora possiamo dirla tutta: ci siamo presentati mettendo in campo tutte le nostre forze per compensare il passaggio di praticamente metà del nostro partito ad Alleanza per Merano (saranno state notate assenze eccellenti fra i nostri candidati storici rispetto ad un anno fa) attratti dalle sirene di chi ha continuato a proporsi nel campo civico come il centrodestra, salvo poi non avere avuto scrupoli nel governare con le sinistre".