Lotta contro la Falda
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Gli abitanti di Sinigo stanno con i piedi nell'acqua. Le cantine si allagano, i parchi giochi vengono inondati, i vani ascensore sono sott'acqua, nei pozzetti si vede la falda spesso a meno di mezzo metro sotto la superficie stradale. La causa risiede nel profondo del terreno e nella mancata comprensione della storia di Sinigo. Per lungo tempo il problema è stato ignorato politicamente.
Mentre nella ricerca dei responsabili Comune e Provincia si rimbalzavano la palla, gli abitanti di Sinigo erano lasciati a sé stessi, con i piedi nell'acqua di falda. I tre residenti Fabrizio Nicolini, Paolo Nardo e Roberto Scala mostrano a SALTO quei punti in cui diventa evidente quanto sia profondo il problema e per quanto tempo sia stato trascurato.
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(c) SALTO
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"L'acqua si riprende ciò che le è stato tolto"
Tutti gli intervistati sembrano consapevoli che il ritorno a un sistema di drenaggio che un tempo rese abitabile Sinigo è un’illusione. Il paesaggio oggi è densamente edificato, la topografia modificata da strade, case e zone industriali. Ma una cosa, dicono, è politicamente e tecnicamente inevitabile: "Almeno una parte del vecchio sistema di drenaggio deve essere ripristinata, altrimenti l'acqua si riprende ciò che le è stato tolto", afferma Paolo Nardo. Si tratta di capire se un comune, un tempo strappato alla palude e diventato casa per molti, rimanga abitabile a lungo termine o torni lentamente a sprofondare nell'acqua.
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